Castellar si illumina per le festività natalizie

Castellar si illumina per le festività natalizie
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Lo scorso anno, di questi tempi, Castellar si animava con il mercatino di Natale, con le vie del piccolo borgo alle porte di Saluzzo percorse a struscio da centinaia di persone, in cerca di un oggetto natalizio, di un pomeriggio di tranquillità, e di un caldo spuntino per riscaldare la fredda domenica invernale.

Quest’anno il mercatino non ci sarà, bloccato dall’emergenza sanitaria e dalle stringenti regole dei protocolli. Ma Castellar non ha voluto rinunciare all’atmosfera natalizia.

In questi giorni il borgo si è acceso, con le luminarie a farla da padrona, non solo lungo la via centrale, ma anche nelle aree periferiche.

Castellar si tinge di magia: fiocchi di neve, scie luminose e proiezioni luccicanti incantano il paese donando un piccolo ritorno alla normalità che tanto manca.

Il paese, dopo il lockdown e la zona rossa, nelle ultime settimane, con il passaggio all’arancione e poi al giallo, è stato una méta molto frequentata per le attività sportive e le passeggiate dei saluzzesi. I percorsi collinari hanno permesso a tanti amanti del fitwalking, della mountain bike o delle semplici camminate, di raggiungere il borgo.

Anche senza mercatini, Castellar resta un posto ideale per andare alla ricerca di prodotti tipici. Dalle mele ai ramassin, al vino Pelaverga, sono numerose le aziende agricole e le attività che sanno offrire invitanti e gustose idee natalizie.

E se vino e mele sono sempre (o quasi) reperibili, le susine della val Bronda si possono trovare sotto forma di confetture, sciroppi e liquori.

Proprio la scorsa estate è stato lanciato dall’azienda Cucun, in collaborazione con la cantina di Emidio Maero “Colline Saluzzesi”, il nuovo aperitivo Sprissin, che si prepara nello shaker con sciroppo di ramassin, bollicine rosè di Pelaverga e foglioline di menta.

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