I Dematteis dialogano con i ragazzi del Denina

I Dematteis dialogano con i ragazzi del Denina
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Regalo di Natale per gli allievi del triennio e delle classi seconde del Denina-Pellico-Rivoira che hanno incontrato in videoconferenza da Rore il Capitano e il Keniano bianco, come vengono chiamati nel mondo dello sport Bernard e Martin Dematteis.

Nella piacevole chiacchierata (titolo “Dallo sport scolastico all'agonismo”) i gemelli-campioni della corsa in montagna si sono raccontati senza veli, ricordando fin dall’inizio che sono state le prime campestri durante la scuola superiore a far sbocciare la loro vocazione.

Bernard: «Serve equilibrio fra studio e sport. Lo sport deve divertire, ognuno ha il diritto di non essere un campione e di godersi lo sport fine a se stesso lasciando spazio alle altre cose, prima fra le quali la scuola. Noi per primi abbiamo fatto la nostra scelta solo una volta ottenuto un diploma». A 24 anni sono entrati nel gruppo sportivo dell'Esercito, ma dopo due anni ne sono usciti, cercando sponsor per arrivare ad avere uno stipendio a fine mese. E sono riusciti nell'intento.

Le prestazioni più forti emotivamente? Bernard: «Arrivare in punta Viso battendo il record di Viale sotto gli occhi di tutta la gente che era lì per noi, compresi amici e familiari». Martin invece ha ricordato i campionati europei del 2016 «in cui Bernard ha rallentato nell'ultimo rettilineo, mi ha aspettato, mi ha dato la mano e al traguardo mi ha detto: vai tu, lo vinci tu!». Ed ecco le risposte alla domanda: «Avete mai pensato di mollare tutto?». Martin ha citato J. Morrison: «Quando credi che tutto sia finito tutto ha inizio. Tanti sono stati i momenti molto difficili, ma la vita è come una gara: si parte freschi, poi arriva il momento più faticoso ed è lì che devi tenere duro».

Simpaticamente, i gemelli si sono descritti a vicenda. Martin: «Bernard è un testone, il suo hobby è disegnare». Bernardi: «Martin è una testa matta, ama la letteratura e suonare il semitun».

Esortazione finale ai ragazzi: «Credete nei vostri sogni, siamo fatti per cercare di realizzarli».

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