Buon Natale da tutto il Saluzzese ai nostri angeli del volontariato

Buon Natale da tutto il Saluzzese ai nostri angeli del volontariato
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Siamo in tempo di pandemia, tempo in cui ogni cosa rimane incerta e sospesa, ma c'è una cosa che fortunatamente perdura, ovvero la generosità del cuore. Parliamo dei volontari, i nuovi “angeli”.

Abbiamo dato voce ad alcuni rappresentanti, tra i tantissimi volontari del territorio, per dar modo di evidenziare il loro operato e tirare le somme dopo un lungo e pesante anno che sta giungendo al termine.

Mario Chiabrando, squadra di Protezione civile Ana Revello, sezione Monviso Saluzzo, opera come volontario dal 1980. «Sicuramente - confida Chiabrando - quest'anno non è stato facile, abbiamo dovuto affrontare una cosa più grossa di noi, la pandemia che ci ha travolto ci ha insegnato a collaborare di più. Sevo ringraziare i miei volontari che nei momenti difficili e nelle emergenze rispondono sempre. Abbiamo creato l'area Drive in per i tamponi, cosa che sicuramente ti lascia il segno».

Passiamo ora a Saluzzo dove Angela Patete, 62 anni di Brondello, da inizio anno è al vertice della squadra Soccorso Radio Saluzzo, e racconta, con le lacrime agli occhi, quanto sia stata dura affrontare questo periodo. «Mi sono ritrovata ad essere presidente del soccorso radio - racconta -, in un momento di pandemia, prendendomi un peso indescrivibile sulle spalle. Ringrazio i miei volontari e la squadra che in maniera unita si è data da fare. La cosa che porterò sempre con me sono gli occhi speranzosi di tutti quegli anziani all'interno delle case di riposo e delle Rsa, che con fare malinconico credono ancora nel futuro. Non potrò mai dimenticare le esperienze vissute, spero che tutto questo ci dia la forza di guardare avanti con occhi migliori».

Roberto Conterno, di Lagnasco, è invece volontario in Croce Verde, è il presidente del gruppo comunale di Protezione civile, oltre che attivo membro del gruppo alpini.

Conterno fa parte del gruppo alpini da oltre 50 anni, dal 2002 opera in Croce Verde e da 2006 nella Protezione civile.

«Nella mia carriera come volontario ho visto cose bellissime, ma cose altrettanto forti e psicologicamente pesanti da sopportare. Assieme a questo tristissimo anno, porterò con me il ricordo delle opere prestate a L'Aquila in occasione del terremoto nel 2009. Fare il volontario mi fa sentire vivo e lo faccio senza se e senza ma. Proprio quello che è stato chiesto a tutti di fare quest'anno: agire e sopportare senza tante parole».

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