Cento milioni di euro per le zone alluvionate

Cento milioni di euro per le aree del Piemonte duramente colpite dall’alluvione del 2 ottobre.

C’è soddisfazione nel commento della deputata Pd Chiara Gribaudo per il risultato ottenuto in commissione Bilancio alla Camera, dopo un’estenuante maratona notturna.

È stato infatti approvato sabato notte, con voto unanime, un emendamento che assorbe la proposta avanzata da lei e dal collega Enrico Borghi per richiedere più risorse per chi ha avuto danni causati da alluvioni.

Per la provincia di Cuneo i fondi andranno in gran parte a Limone e alle Alpi del mare, devastate dall’esondazione dei torrenti, con strade, ponti e impianti crollati.

«Essendo una parlamentare di maggioranza – osserva Grubaudo - ho lavorato in silenzio e in intenso dialogo con i ministeri (oltre che con i miei colleghi, in modo particolare con Borghi), perchè le cose serie non si annunciano ma si fanno. Di annunci – annota polemicamente all’indirizzo della Lega - ne abbiamo sentiti tanti, addirittura da Salvini che ha proclamato emendamenti che poi, all’atto pratico, non sono nemmeno entrati nel fascicolo di quelli che in questi giorni (e notti) si stanno votando».

Prosegue Ghibaudo: «Quando l’ho fatto rilevare sono stata tacciata di “tecnicismi” e naturalmente insultata ma era sostanza, non tecnica, come sostanza vera è quella che ora portiamo a casa per il territorio 100 milioni di euro. Risorse vere, non chiacchiere, fondi che dovrà gestire Alberto Cirio e la sua giunta, perchè le istituzioni – sottoline aGribaudo - devono lavorare seriamente insieme quando di mezzo ci sono i bisogni di territori, di popolazioni provate».

Infine la parlamentare piazzza un’ultima stoccata. «Io non mi iscrivo a chi vive di annunci o di urla, ma credo nel lavoro serio, costante e continuo e prima poi, succede che nel cuore della notte di un sabato sera questo voto, come altri su altre battaglie, rendano giustizia a quella fatica. L’importante è che siano presto impiegati per ricostruire l’area di Limone devastata».