Buona la liquidazione per pesche e susine Mele al palo, il kiwi risente dell’import greco

Buona la liquidazione per pesche e susine Mele al palo, il kiwi risente dell’import greco
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E’ il momento di tirare le somme della campagna frutticola con le prime liquidazioni delle produzioni primaverili-estive e gli acconti per il prodotto autunno-invernale.

Già andato a buon fine il mercato dei mirtilli, si segnalano saldi positivi per le pesche e nettarine, che spuntano cifre fino ai 70-80 centesimi. Analoga quotazione per le susine Angeleno, che come le pesche riscattano la precedente annata negativa.

Da segnalare i prezzi di liquidazione illustrati dal colosso cooperativo Apofruit in occasione delle assemblee: pesche gialle Cat I 82 cent/kg per il prodotto convenzionale, mentre il prodotto bio ha spuntato 97 cent; nettarine 1 euro al kg per il prodotto convenzionale e 1,48/kg per il bio; albicocche 1,40 euro/kg per il convenzionale e 1,65 per il bio. Prezzi interessanti, dunque, che hanno riequilibrato economicamente la mancanza del prodotto almeno in quelle aziende che hanno subito una perdita di produzione non rilevante.

Venendo alle mele, a fronte di un mercato altalenante che risente dell’effetto Covid, nessuno parla ancora di prezzi, che dopo la positiva partenza delle varietà estive sembrano al palo, se non in calo.

Secondo gli operatori, regna confusione sull’andamento del kiwi. «Non c'è chiarezza - dice Maurizio Filippi di Commercio Italia -. A livello nazionale abbiamo avuto meno prodotto del normale e il prezzo è più alto. Per cui c'è molto import di prodotto greco che costa 30-40 centesimi in meno».

Il problema è che, una volta in Italia, non si capisce bene quale sia quello nazionale e quale quello estero. Il kiwi italiano di grosso calibro è stato pagato, in campagna, anche 1,20 euro/kg.

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