Frutticoltura Progetto di Agrion con tre aziende (Iscat, Esi e 3A). Il presidente Ballari: un aiuto ai produttori Kiwi, ora si sperimenta l’irrigazione intelligente gwejhg ljvwklajk

Frutticoltura Progetto di Agrion con tre aziende (Iscat, Esi e 3A). Il presidente Ballari: un aiuto ai produttori Kiwi, ora si sperimenta l’irrigazione intelligente gwejhg ljvwklajk
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«Ci proponiamo di costruire un percorso di innovazione strategico che permetta di ripensare l’irrigazione in un’ottica sia di sostenibilità ambientale che di miglioramento qualitativo delle produzioni». Così Giacomo Ballari, presidente della Fondazione Agrion, inquadra il progetto di “irrigazione intelligente” portato avanti in un impianto del centro di ricerche di Manta assieme a tre aziende co-finanziatrici.

Ormai è assodato. Siamo in una fase di forti cambiamenti climatici, una vera minaccia per l’ambiente, in quanto provocano un’alternanza tra periodi di forte siccità e di piogge intense che portano al manifestarsi di fenomeni talvolta molto violenti. A ciò si somma la sempre maggiore sensibilità all’uso misurato delle risorse disponibili.

E’ nata da questa considerazione la sperimentazione di un modello di irrigazione “smart” che vede impegnate nel gioco di squadra con Agrion le società Iscat, Esi e 3A. Ognuno dei partner ha messo in campo le proprie competenze, apportando una specifica professionalità, per il raggiungimento di un obiettivo comune.

In particolare, il contributo della società Iscat - che opera nel campo delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica - riguarda la fornitura energetica del nuovo impianto idrico. Sono stati infatti installati dei pannelli fotovoltaici ad isola con l’obiettivo di fornire energia per l’irrigazione a impatto zero e, allo stesso tempo, dare la possibilità alle zone rurali - dove non è presente la rete elettrica - di alimentare un impianto idraulico per un’irrigazione efficiente.

La società Esi Irrigazione è invece in prima linea nella pianificazione della gestione idrica e propone soluzioni irrigue che permettono di ridurre in maniera significativa il consumo di acqua, ponendo quindi in primo piano il rispetto dell’ambiente e la riduzione degli sprechi.

La piattaforma Irriga-Smart è stata infine sviluppata dall’azienda 3A, che dal 1997 opera sul territorio nell’ambito dell’agricoltura di precisione.

Osserva Lorenzo Berra, coordinatore tecnico-scientifico della Fondazione Agrion: «Un frutteto gestito bene dal punto di vista irriguo possiede un equilibrio vegeto-produttivo ottimale ed è quindi meno soggetto a patologie».

Il progetto riguarderà infatti una coltura molto importante per il territorio piemontese, il kiwi, che negli ultimi anni - segnati da reiterati attacchi da parte di batteriosi e morìa - ha subìto ingenti danni a causa di una fisiopatia il cui sviluppo sembra avere una correlazione con la componente irrigua.

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