Carrino nel Consiglio nazionale Uncem «Tanti progetti per Costigliole e la valle»

Carrino nel Consiglio nazionale Uncem «Tanti progetti per Costigliole e la valle»
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La scorsa settimana il vicesindaco di Costigliole Nicola Carrino è stato nominato all’interno del Consiglio nazionale dell’Uncem, l’Unione nazionale dei comuni e degli enti montani.

La nomina, giunta su segnalazione della Lega, si inserisce in modo coerente rispetto anche alla suddivisione dei compiti che si è data la giunta costigliolese. Carrino, infatti, oltre agli ambiti del suo assessorato (Programmazione economica, Patrimonio, Fondi nazionali e internazionali) su indirizzo del sindaco Fabrizio Nasi si è incaricato di seguire i rapporti con l’Unione montana e tutto ciò che riguarda la politica della valle Varaita. Nello stesso Consiglio per il Saluzzese siedono il consigliere comunale di Busca Eros Pessina e il vicesindaco (a lungo primo cittadino) di Ostana, Giacomo Lombardo.

Carrino, un bel riconoscimento. A chi deve dire grazie?

«Questa nomina arriva in un momento importante della mia esperienza di amministratore locale. Credo che le persone che mi hanno indicato abbiano valutato positivamente il lavoro che ho svolto in questi anni, in particolare nei due mandati da assessore comunale di Costigliole. E credo che abbia inciso anche la mia sensibilità sul tema delle necessarie autonomie per gli enti locali».

Che cosa rappresenta questo ruolo?

«Incontra la mia idea di amministrazione locale e di politica, di impegno per il territorio. Oggi le esperienze dei territori rurali o montani, delle buone azioni dei singoli e delle aziende che vi operano, sono alla base di una possibile rinascita di queste aree. Dobbiamo certo far fronte ad anni di spopolamento e progressiva perdita dei servizi, ma la nostra è una valle piena di sfide. Vorrei con il mio lavoro rendere più dinamica l’economia del fondovalle e sostenere il percorso, già in atto, di riscoperta della montagna, che si esprime sia nell'insediamento di attività nel ripopolamento delle borgate».

Crede che l’Uncem possa dar voce concretamente alle terre alte?

«Ho seguito il lavoro dell’Uncem negli ultimi anni. È stato molto importante a livello di rappresentanza territoriale e propositivo per uno sviluppo sostenibile delle aree montane e parzialmente montane. Sicuramente sarò attento a valutare le progettualità nelle quali la val Varaita e Costigliole Saluzzo potranno inserirsi. Su questo in realtà siamo già partiti. Ad esempio, in accordo con il presidente dell’Unione Montana, Silvano Dovetta, siamo riusciti a proporre alcuni progetti per l’utilizzo dei fondi che arriveranno con il piano Next Generation Eu. Al momento riguardano i percorsi ciclabili (Euro velo 8 e ciclabile della valle Varaita), ma c’è l’intenzione di continuare a muoversi su altre tematiche importanti: lavoro, agricoltura, turismo, recupero di borghi e borgate, miglioramento dei collegamenti e delle infrastrutture».

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