Val bronda I timori del campione italiano di fuochi d’artificio Ghibaudo «Noi illusi, che abbiamo creduto alla riapertura» hrgerhg khkjh

Val bronda I timori del campione italiano di fuochi d’artificio Ghibaudo «Noi illusi, che abbiamo creduto alla riapertura» hrgerhg khkjh
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Il settore dei fuochi pirotenici, sorpreso dal dietro-front del governo nazionale sulle feste, lancia un grido d’allarme. E lo fa attraverso uno dei suoi alfieri: il campione italiano Ettore Ghibaudo di Pagno. Con la sua Pirotecnica G quest’estate si era tolto la grande soddisfazione di sbaragliare la blasonata concorrenza nazionale e portare il tricolore in valle Bronda, dove al ritorno fu celebrato anche dalla Pro loco di Brondello, paese in cui ha sede l’attività.

Responsabile regionale del Sinop, il sindacato nazionale operatori pirotecnici, Ghibaudo ha preso carta e penna e ha scritto ai massimi rappresentanti della politica e al presidente della Repubblica, denunciando la condizione critica della categoria.

Ghibaudo, che succede?

«Il nostro settore è fermo da un anno. A parte i 600 euro giunti in primavera, non abbiamo avuto altri sostegni. Siamo costretti a pagare le assicurazioni e non si vede la benché minima speranza di tornare a lavorare».

Beh, sono in tanti nella vostra situazione…

«No, perché a noi ci hanno dato delle speranze. A questo punto false. Sembrava che per Capodanno qualche show pirotecnico sarebbe stato concesso e la clientela dei mortaretti stava cominciando ad acquistare in vista delle feste. Ora invece sia la vendita al dettaglio sia il settore spettacoli sono bloccati, e noi abbiamo i magazzini pieni, il materiale da pagare, oltre a tutto le tasse».

Quindi chiedete più ristori?

«Questo sicuramente. Dalla primavera la politica si è dimenticata il nostro settore, in cui operano 2500 persone, creando un giro d’affari di oltre 1 miliardo di euro. Ma poi abbiamo altri due minacce che aleggiano, come corvi, sopra un comparto destinato a scomparire».

Ovvero?

«Amazon e il mercato nero. Il primo, a quanto sappiamo noi, metterebbe in vendita , prodotti della categoria F4, che dovrebbero essere maneggiati solo da professionisti e trasportati con apposite licenze, non attraverso i corrieri del colosso dell’e-commerce. Una concorrenza sleale, che ci penalizza. Il mercato illegale invece approfitta di questa situazione per far girare prodotti spesso non omologati, che non risultano da nessuna parte e alimentano i maggiori pericoli per gli utenti e migliaia di euro di sommerso».

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