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A tradire Dajani sulla strada di casa è stata la velocità del Land Rover che conduceva e l’inquietudine che lo ha colto al momento della perquisizione. Il guidatore si è giustificato dicendo che doveva rientrare presto in famiglia. Nonostante sia incensurato, gli agenti hanno notato il suo nervosismo.
L’auto è stata fatta spostare dal ciglio della strada in una zona tranquilla: nulla nel bagagliaio, ma sui sedili poliziotti hanno scoperto due placche in metallo anomale, imbullonate. Le hanno svitate: sembravano dei ferma sedili artigianali. Dietro le placche c’erano due vani contenenti i panetti di cocaina: 22,5 chili, una quantità mai intercettata prima nel Cuneese.