Preso “corriere” della droga

Preso “corriere” della droga
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Incensurato, 48 anni, domiciliato con la famiglia a Verzuolo. Un profilo perfetto, insospettabile. È l’identikit dell’uomo arrestato perché sorpreso con oltre 22 kg di cocaina, una quantità mai vista prima in provincia di Cuneo. Droga che, una volta “tagliata” con altre sostanze e rivenduta, poteva fruttare oltre due milioni di euro al dettaglio.

Nato a Scutari in Albania e ufficialmente residente in Svizzera, Marin Dajani da almeno 3 anni viveva a Verzuolo e nel Saluzzese era molto conosciuto.

Nessuno sa dove lavori. Alle forze dell’ordine risultava schedato come operaio, motivo per cui il prestigioso Suv su cui è stato fermato ha destato qualche sospetto.

Il più grande sequestro di cocaina nella storia della questura cuneese è avvenuto così, grazie un controllo casuale sul rispetto delle normative anti-covid.

Nascosti in due vani ricavati artigianalmente nei sedili anteriori del Land Rover, c'erano 22,5 kg di cocaina in pietra: panetti da uno e mezzo chilo, facili da nascondere e trasportare.

Il verzuolese ha spiegato di essere diretto verso casa, che si trova poco lontano. Quando è partita la perquisizione l’uomo si è ammutolito. I poliziotti hanno capito che era meglio scavare più a fondo. Fino a scovare l’ingegnoso sistema di occultamento.

Le indagini sul sequestro record proseguono nel massimo riserbo.

Il 48enne di Verzuolo rischia ora da 6 a 20 anni di carcere e una maxi multa, fino a 260 mila euro.

Gli inquirenti stanno cercando di capire origine e destinazione dello stupefacente: occorre risalire alla rete. Un quantitativo talmente abbondante che aveva ben altre destinazioni, rispetto al solo mercato provinciale. Da venerdì notte Dajani è in carcere a Cuneo accusato di detenzione di droga a fini di spaccio, aggravato dall'ingente quantitativo.

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