La lotteria degli scontrini non decolla «Costi di attivazione troppo elevati»

La lotteria degli scontrini non decolla «Costi di attivazione troppo elevati»
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«Prima di emettere lo scontrino elettronico, registra il codice lotteria che il tuo cliente ti mostra, catturando il codice a barre tramite lettore ottico o digitando il codice alfanumerico. Ti bastano pochi attimi per fidelizzare il cliente! Registratore di cassa telematico + lotteria degli scontrini=nuovi vantaggi per te e per la tua attività». Questo è lo slogan-invito affisso sul portale dell'agenzia delle dogane e dei monopoli. Ma all'atto pratico, cosa ne pensano gli esercenti?

«Siamo delusi, legati da un sistema che non da più spazio alla volontà di lavorare» dice . la signora Borghino, titolare dell'omonima azienda, banco ambulante di rosticceria presente da quasi quarant'anni sui principali mercati cittadini. «Siamo da sempre ligi alle normative vigenti - continua -, ma questa volta si sta superando il limite. Oltre al costo di attivazione del sistema, si verranno a creare assembramenti dovuti alle attese durante le operazioni di letture dei codici e degli scontrini. Sono piccole cose che però vanno a incidere sulla nostra attività. In 39 anni di lavoro ne abbiamo viste tante. Siamo passati dall'era della lira all'euro ed ora siamo giunti alla volontà di far sparire il contante, cos'altro dovremo ancora vedere? Andremo avanti - sospira madama Borghino - come abbiamo sempre fatto, cercando di tenere alta la testa, consapevoli che non è questa la direzione in cui il commercio dovrebbe andare».

Anche Giovanni, esercente in pensione non riesce a capire come si possano prendere decisioni di questo tipo: «Ho lavorato moltissimi anni, in maniera onesta, ma non si son mai viste cose così. Non si può far diventare un gioco il commercio. E' l'ennesima spesa che i commercianti e gli esercenti in generale sono chiamati ad affrontare. In un periodo come questo poi non ha proprio senso».

Dello stesso parere è Carla, pensionata e mamma di una negoziante: «Mia figlia ha fatto grossi investimenti per riuscire ad aprire un negozio di questi tempi, ma nessuno è grato di nulla, anzi ci aggiungono spese e perdite di tempo. Il tecnico le ha chiesto 300 euro per adeguare il registratore di cassa alla lotteria degli scontrini. Mi chiedo: questi soldi quando le torneranno indietro?».

Danilo Rinaudo, presidente Ascom Saluzzo e zona, ribadisce la vicinanza alla categoria, in un momento così delicato: «Sono altri costi e procedure e tempo perso a carico dell'esercente, che si assume anche il costo bancario. Confcommercio ha richiesto l'azzeramento delle commissioni, ma ad oggi non è ancora pervenuta alcuna risposta».

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