Piste chiuse, montagna al collasso «Perso tutto l’incasso dell’inverno»

Piste chiuse, montagna al collasso «Perso tutto l’incasso dell’inverno»
Pubblicato:
Aggiornato:

La decisione di chiudere all’ultimo gli impianti sciistici ha creato un notevole malcontento, oltre che i tra gestori delle stazioni che da un anno non lavorano e hanno dovuto investire denaro per affrontare la ripartenza, anche tra i proprietari dei bar e ristoranti nelle vicinanze della méta sportiva.

SESTO GRADO

Dice Roberto Terli del Bar e trattoria “Sesto Grado” di Montoso: «L’economia locale è andata a rotoli nell’ultimo periodo». E spiega: «È assurdo che venga annunciato la sera l’intenzione di chiudere gli impianti il mattino seguente. Questa decisione non è stata rispettosa nei confronti dei lavoratori e di chi ha sostenuto degli investimenti con la convinzione di poter riprendere l’attività».

Aggiunge: «Per quanto riguarda il mio settore, mi aspettavo ovviamente un maggiore afflusso di clienti. Quando gli impianti sono aperti i locali lavorano perché i turisti, prima di raggiungere Rucas ski, si fermano a prendere un caffè, a pranzare, e al ritorno a consumare una merenda. Con la mancata apertura degli skilift tutto ciò non è avvenuto e per noi, che siamo una categoria stagionale, perdere incassi in questo periodo comporta colpi impossibili da ammortizzare».

La beffa che si aggiunge al danno. Già le festività fra Natale e Capodanno erano state misere. Poi è arrivata la botta finale. Osserva Terli: «Non potendo accogliere i clienti nel periodo natalizio, gli incassi sono diminuiti ed è complicato attendere l’arrivo della prossima estate. Nel mio caso specifico, per garantire la sicurezza, ho rinunciato a una quindicina di posti a sedere».

L’ANGOLO DELLE GOLOSITA’

Parola ora a Fabiano Balbo Mussetto de “L’angolo delle golosità” di Montoso:

Dice Fabiano: «La chiusura delle stazioni sciistiche determina anche per il settore alimentare una diminuzione degli introiti, seppur in maniera ridotta visto ormai il periodo molto avanti. In seguito alle festività natalizie, ovvero da quando i turisti e i proprietari delle seconde case hanno potuto tornare a rivivere la montagna. Ringraziando, nel fine settimana, c’è più gente rispetto agli anni precedenti e di conseguenza anche il lavoro si incrementa portando un ricavo provvidenziale in più. Questo l’abbiamo già notato dopo il primo lockdown dello scorso anno».

Conclude Biagio, con una nota di amarezza: «Per quanto riguarda l’associazione “ViviMontoso”, ho il presentimento che anche quest’anno, purtroppo, non saremo in grado di poter svolgere attività di promozione turistica, sociale e sportiva».

Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031