Trenta milioni per le case di riposo

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La giunta regionale ha approvato venerdì mattina, su proposta dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi, le regole per assegnare i ristori regionali destinati ad oltre un migliaio di Rsa convenzionate e strutture per disabili, minori, psichiatrici e del settore delle dipendenze accreditate che, nel periodo dal 21 febbraio del 2020 al 30 giugno 2021 hanno subìto perdite economiche ingenti dovute alla pandemia.

L’importo complessivo previsto è di 30 milioni di euro. Sul piano operativo,  il meccanismo di erogazione dei ristori  prevede che il valore di riferimento dell’integrazione tariffaria a giornata di assistenza sia pari a 2,65 euro per le strutture residenziali per anziani, a 1,50 euro per quelle che ospitano le persone con disabilità, patologie psichiatriche e ai centri residenziali per minori, mentre un euro per giornata andrà a integrare le strutture residenziali per persone affette da tossicodipendenza e per le semi residenziali per le persone con disabilità. Il contributo non potrà superare le spese rendicontate, che riguardano sanificazione degli ambienti, acquisto di dispositivi di protezione individuale, maggiori spese per il personale assunto, smaltimento dei rifiuti speciali e specifici investimenti per la messa in sicurezza degli ospiti e degli operatori. Nella stessa seduta di giunta è stata anche approvata la delibera che individua  criteri e modalità per garantire ristori a chi ha svolto il servizio di domiciliarità. «Si tratta - evidenzia il presidente della Regione Alberto Cirio - di un primo significativo passo al quale seguirà l’approvazione dell’atto amministrativo per i ristori previsti dalla legge per le strutture autorizzate e i nuovi inserimenti, nel rispetto delle normative covid, al fine di garantire la sostenibilità del sistema della residenzialità che ospita oltre 60 mila soggetti e dà lavoro a oltre 40 mila persone».

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