Distretti del commercio, il Saluzzese si spacca e va avanti in ordine sparso barge e bagnolo dialogano con cavour, i 17 paesi di octavia pensano a un progetto proprio

Distretti del commercio, il Saluzzese si spacca e va avanti in ordine sparso barge e bagnolo dialogano con cavour, i 17 paesi di octavia pensano a un progetto proprio
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La Regione apre un bando per favorire la costituzione dei Distretti del Commercio, progetto che, negli intendimenti, dovrebbe servire a sostenere uno dei comparti vitali per l’economia del territorio e che più ha sofferto in questo periodo.

«Si tratta di una fase propedeutica all’avvio dei primi Distretti - spiegano dalla Regione - ai quali saranno rivolti futuri bandi di sostegno ad attività più specifiche, legate sia alla riqualificazione urbana sia al sostegno delle imprese del comparto e alle loro forme associative».

La cifra iniziale è modesta: 20 mila euro per ciascuno dei 25 Distretti che sono stati ipotizzati per il Piemonte.

Verosimilmente, per la provincia di Cuneo si tratterà di 5 o 6 distretti ed è su questo aspetto che il Saluzzese rischia di incagliarsi se non riuscirà a fare sintesi e procedere unitariamente.

Per prima è partita l’amministrazione comunale di Costigliole, che ha promosso un paio di incontri, cercando di porsi come capofila dei paesi della valle Varaita.

Quasi in contemporanea anche i 17 Comuni di Octavia si sono ritrovati, decisi a dar vita ad un proprio progetto.

Dall’Infernotto, Barge, Bagnolo e Cavour, avevano abbozzato qualcosa di loro nel solco del progetto “Via della Pietra”.

Ad oggi si sa che la vasta area Alba-Bra procederà unitariamente, così come Mondovì e le valli Monregalesi. Un interessante progetto è in corso per le Terre dei Savoia, area ricompresa tra il Saviglianese e il Fossanese. Cuneo sta pensando di coinvolgere le valli che insistono sul capoluogo di provincia arrivando fino a Busca. Come si evince, dunque, gli ambiti territoriali sono oltremodo vasti e un eccesso di frammentazione può far correre il rischio di essere tagliati fuori. Lunedì sera, il Comune di Saluzzo ha promosso un incontro in proposito «anche perché - ha ricordato l’assessore alle attività produttive Francesca Neberti - il tempo stringe, considerato che la scadenza è stata fissata dalla Regione al 31 marzo».

Le valli Po e Varaita, Infernotto compreso, si sono dette disponibili ad una vasta aggregazione territoriale, mentre il presidente di Octavia, Riccardo Ghigo, ha spiegato che loro sono già partiti e quindi i 17 Comuni aderenti all’associazione redigeranno un loro specifico progetto.

Ogni distretto deve individuare un manager cui competerà lo studio e l’elaborazione dei dati dell’area di riferimento.

Le amministrazioni comunali, dal canto loro, devono impegnarsi a garantire la compartecipazione finanziaria per la parte non coperta dal finanziamento regionale.

Sarà poi compito dei rispettivi comuni interfacciarsi con le categorie professionali per valutare in concreto le loro esigenze.

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