Un’idea che piace il mirtillo in vaso

Un’idea che piace il mirtillo in vaso
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Il mirtillo risulta interessante per i produttori sia come sostituzione di colture non più redditizie che come integrazione del reddito familiare (in Piemonte la superficie media dedicata a mirtillo è di 0,53 ettari). Tra le principali varietà coltivate nel nostro areale continua ad avere una larga diffusione Duke (la più precoce e ad alta resa), seguita da Draper e Liberty.

Cresce intanto l'interesse per la produzione di mirtilli fuori suolo, in vaso, già diffusa in Trentino e da noi in fase di sperimentazione. I vantaggi sono evidenti: migliore impatto ambientale, costi ridotti, uso più efficiente dell'acqua e delle sostanze nutritive.

Il vaso deve avere delle introflessioni in grado di assecondare una corretta crescita dell’apparato radicale e un sistema di drenaggio, costituito da fori e da banchine di sostegno poste sul fondo, per favorire l’espulsione degli eccessi idrici e assicurare il giusto grado di umidità.

Il terreno deve essere di torba acida, terriccio universale, fibra di cocco e perlite: quest’ultima permette una buona areazione delle radici. Tuttavia, poiché i terreni senza suolo hanno una capacità tampone significativamente inferiore rispetto al suolo, non c’è spazio per errori o compromessi.

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