Angeleno, la susina riscoperta in Piemonte

Angeleno, la susina riscoperta in Piemonte
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Continua a crescere l’attenzione dei consumatori per le diverse varietà di frutta e gli aspetti nutrizionali, tanto da assistere anche a un aumento consistente di consumi bio. Eppure esistono delle produzioni qualitative ancora poco conosciute dalla grande massa . Una di queste è la susina Angeleno, un frutto che nel saluzzese il gruppo Gullino ha scelto di recuperare e commercializzare.

In Piemonte sono quasi 1.800 gli ettari coltivati con susine Angeleno di cui il 90% in provincia di Cuneo. L’areale piemontese è decisamente vocato per la produzione di questa varietà che nel 2018 si è aggiudicata il terzo posto in classifica con il 14% della produzione nazionale, seguita da Emilia Romagna (37%) e Campania (17%).

L’Angeleno è una varietà più tardiva rispetto alle altre susine e prugne, e grazie alla sua capacità di conservazione permette di commercializzare il frutto fino al mese di dicembre, potendone godere appieno anche durante le festività natalizie. La susina si presenta molto corposa e ricca di polpa, supera i 100 grammi di peso e pertanto è una monoporzione nutriente e completa, assolutamente da inserire in una dieta bilanciata.

Le Angeleno possiedono un corredo bilanciato di nutrienti e di sali minerali, quale potassio, rame, manganese, fosforo e ferro, con un apporto calorico molto contenuto. Svolgono un’importante funzione antiossidante grazie alla loro ricchezza di sostanze fenoliche, accompagnata da una serie di altri effetti benefici per la salute. Sono molto consigliate dai medici perché consentono di abbassare il livello di colesterolo.

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