Parma rinnova il museo di Giambattista Bodoni
Mentre la biblioteca di Saluzzo fa gli auguri virtuali al concittadino Giambattista Bodoni, nato il 28 febbraio 1740 nella via che ora porta il suo nome, alla Nuova Pilotta di Parma - città dove l’illustre tipografo ha vissuto e lavorato e dove si è spento nel 1813 - sta nascendo il nuovo Museo Bodoniano. Aprirà nel mese di aprile e andrà ad aggiungersi al restyling di alcune sezioni espositive della Galleria Nazionale e al nuovo allestimento del Museo Archeologico. Quattro le sezioni su cui si svilupperà il nuovo Museo Bodoni.
La prima sarà riservata a "Bodoni, Parma e l'Europa". Al centro, un tavolo multimediale con la mappa del Ducato ed i suoi legami con le corti europee, gli aspetti economici e sociali del periodo, con particolare riguardo alla dislocazione delle cartiere, i luoghi della vita e del percorso culturale di Bodoni (Saluzzo, Roma, Parma, Torino, Milano), i suoi rapporti con il neoclassicismo. Entrare nel nuovo Museo Bodoni sarà un'esperienza doppiamente interessante. Varcate le porte, si accederà alla sua tipografia, quasi avvertendo il profumo degli inchiostri e il frusciare delle carte. Ma si entrerà anche nel cuore della cultura di un'epoca in cui Parma era tra le capitali europee.
A rendere ancora più sacrale l'ambiente, la scelta del nero come colore dominante, se non unico. Nere le pareti, nere le lampade industriali che, pendono dai soffitti, daranno luce ad opere che sono indiscutibili capolavori della storia dell'editoria e, più in generale della grafica. Al nuovo museo, Simone Verde, direttore della Pilotta, ha destinato gli ex locali a magazzino dei periodici della biblioteca Palatina, a piano terra della Pilotta, con ingresso e uscita dalla via porticata. Il direttore ha affidato il concept del nuovo allestimento del museo Bodoniano al suo direttore scientifico Andrea De Pasquale.