Quarant’anni con gli Amici del Po Un libro racconta storie e persone

Quarant’anni con gli Amici del Po Un libro racconta storie e persone
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La lontra, nel Po, non è ancora tornata, ma finché gli Amici del Po continueranno nelle loro attività di tutela, salvaguardia e valorizzazione del Grande Fiume, non è escluso che prima o poi faccia la sua ricomparsa. L’ultima era stata avvistata tra Villafranca e Cardè nel 1972 da Piero Strobino.

Non sono in molti a saperlo, ma la lontra fu l’animale che, involontariamente, diede vita agli Amici del Po, nel 1980. Un libro, corredato da una ricchissima collezione di fotografie, ne celebra oggi i 40 anni dalla fondazione. Si intitola “Raccontiamoci un Po” il volume edito da Clavilux di Moretta, che racconta la genesi, l’evoluzione, la storia, le iniziativa e soprattutto le persone che hanno reso grande l’associazione villafranchese.

Scrive Sandro Marengo sulla nascita del sodalizio: «Correva l’anno 1973, quando, durante un’escursione in val Pellice, rimasi colpito da alcuni cartelli esposti sul ciglio della strada che invitavano al rispetto dell’ambiente. Il giorno seguente, allo storico Caffè della Piazza, che gestivo in quegli anni, con gli amici Renato, Nico, Massimo e Gianfranco pensammo che anche il nostro fiume andava tutelato. In quegli anni una grande azienda a monte, che utilizzava il caolino, rendeva le acque lattiginose, inquinate».

Nacque il Gruppo Ecologico Villafranchese, che scelse la lontra come animale simbolo.

Pochi anni dopo, Sandro e Renato Serravalle scesero il Po con una canoa biposto, per “scoprire” cosa c’era a valle. Si fermarono a Piacenza, a causa dei continui sbarramenti. Videro un Po malato, ma scoprirono altre realtà locali che stavano nascendo per la tutela del fiume.

Poi ci provarono Ezio Fugiglando (primo presidente dell’associazione) con Beppe Galfione ed Elio Castellano. I tempi maturarono, e l’8 aprile 1980 vennero fondati gli Amici del Po.

«Fu una serata carica di entusiasmo, appassionata, in cui si stabilirono quelli che ancora oggi sono i punti sacri dello statuto dell’associazione» ricorda Gian Carlo Brazzelli, uno dei fondatori.

In quarant’anni di attività, gli Amici del Po sono cresciuti superando i mille soci, hanno organizzato giornate ecologiche, mostre, eventi sportivi, gite, referendum per la salvaguardia del fiume, proteste, lezioni a scuola, spettacoli pirotecnici, rievocazioni storiche, sentieri.

Hanno legato un paese, fatto rinascere un fiume, salvaguardato tradizioni storiche. Con queste premesse, la lontra può tornare sulle rive del fiume.

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