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Non c’è stata domenica, per via dell’emergenza sanitaria, la consueta commemorazione dell’eccidio al santuario di Valmala del 6 marzo 1945 per mano dei repubblichini del battaglione Bassano guidati dal tenente Adriano Adami, il famigerato “Pavan”.
Sono stati comunque deposti un mazzo di fiori e una corona d’alloro ai piedi della lapide su cui sono impressi i nomi dei nove partigiani trucidati, tra i quali il comandante Ernesto Casavecchia e il commissario politico Giorgio Minerbi della 181ª Brigata Garibaldi.
Erano presenti una delegazione dell’Anpi di Verzuolo, rappresentanti degli Alpini, il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni, il prosindaco di Valmala, Andrea Picco, e gli assessori di Busca Ezio Donadio e Diego Bressi.