Bianco di Saint-Jorioz il bargese mazziniano

Bianco di Saint-Jorioz il bargese mazziniano
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Carlo Bianco, conte di Saint-Jorioz, nacque nel 1795 non a Barge, come comunemente si crede, bensì a Torino, durante un soggiorno nella capitale della famiglia che aveva residenza e possessi nell’Infernotto.

Luogotenente dell'esercito sardo, carbonaro e amico di Santorre di Santarosa, fu tra gli organizzatori del moto del 1821. Condannato a morte dopo il fallimento dell'insurrezione, passò in Spagna, dove si batté nelle file dei costituzionali.

Dopo una lunga prigionia a Malaga, fu in Grecia, a Malta e in Francia: membro della Carboneria internazionale e sensibile alle idee comuniste di Filippo Buonarroti, nel 1831 fece da agente di collegamento con Giuseppe Mazzini, che finì con il conquistarlo alle proprie idee.

Partecipò alla seconda, sfortunata spedizione della Savoia del 1834, poi, espulso dalla Svizzera, si ritirò a Bruxelles. Durante l’esilio maltese pubblicò “Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia” (1830).

Si tratta del primo manuale europeo di guerriglia, vero e proprio modello per le lotte di liberazione contro un invasore numericamente o tecnologicamente più forte.

Amareggiato per l’atto di sottomissione a Carlo Alberto del figlio e angustiato dai debiti, si tolse la vita nel 1843.

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