La prima zona rossa si organizza per uscire dall’emergenza Vaccinazioni nel palazzetto di Cavour Sono 260 gli anziani alla prima dose

La prima zona rossa si organizza per uscire dall’emergenza Vaccinazioni nel palazzetto di Cavour Sono 260 gli anziani alla prima dose
Pubblicato:
Aggiornato:

Maria, 86 anni, ha appena ricevuto la sua dose di vaccino. Era entrata un po’ timorosa, lo sguardo preoccupato. L’ha accompagnata il figlio al palazzetto dello sport, trasformato in sede operativa, ha compilato i fogli e l’ha guidata fino ad una delle tre postazioni dei vaccini allestita nel palazzetto. Un paio di infermiere, bardate con i camici bianchi, la mascherina e la visiera che ormai sono diventati un’immagine comune della sanità, hanno dialogato qualche secondo con Maria, l’hanno rassicurata.

Nemmeno un minuto, ed era tutto finito. La donna, dopo il vaccino al braccio, è stata invitata a sedersi nell’area di attesa, un quarto d’ora per verificare che non sorgessero effetti collaterali. Dal timore, lo stato d’animo di Maria è passato alla serenità e alla sicurezza di aver fatto la cosa giusta. Un paio di minuti, poi la donna si volta verso il figlio e, quasi con una lacrima agli occhi, gli chiede: «Ora posso uscire di casa e andare a fare la spesa?».

Una domanda semplice, quasi banale, ma che racchiude un anno di sofferenze e di sacrifici, una quotidianità negata per mesi soprattutto a chi, gli anziani, non aveva motivo di uscire per motivi indifferibili.

Cavour è piombata in zona rossa lo scorso 27 febbraio e la misura restrittiva regionale è stata confermata il 5 marzo, fino a venerdì 12 marzo.

Da allora, in pochi giorni, i positivi sono saliti da 16 a 82. A preoccupare i medici dell’Asl sono i casi di variante inglese rilevati tra i contagi. Il sindaco Sergio Paschetta invita alla prudenza, e al senso civico. In paese circola voce che una delle cause della diffusione del virus sia stato un rosario celebrato in un’abitazione privata, cui avrebbero preso parte decine di persone.

Venerdì scorso al palazzetto è stato attivato dall’Asl To3 l’hot spot per le vaccinazioni. La macchina organizzativa ha coinvolto anche i medici di base, la Protezione civile e la Croce Verde. In due giorni sono stati circa 260 gli anziani che hanno aderito alla campagna. Il risultato è la dimostrazione che la strada dei vaccini è l’unica via di uscita alla pandemia, ma il problema è la mancanza attuale di dosi.

«Ho 93 anni - racconta un cavourese - e nella mia vita non mi sono mai sentito male. Mai mi sarei aspettato di mettermi in coda per un vaccino contro questa specie di influenza».

Archivio notizie
Dicembre 2024
L M M G V S D
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031