Falicetto, lunedì 22 vertice in Provincia per la sicurezza Marengo: vecchio problema
I vertici della Provincia lunedì 22 marzo incontreranno nel palazzo di corso Nizza gli amministratori del Comune di Verzuolo per cercare soluzioni al problema della sicurezza viaria di Falicetto.
Spiega il sindaco Giancarlo Panero: «Vogliamo rendere più sicuro l’incrocio della strada provinciale 137 con via Saluzzo. Un tratto sensibile perché, oltre a numerose abitazioni, vi si affacciano asilo, scuole elementari e parrocchia».
Meno di un mese fa un automobilista aveva perso il controllo del proprio mezzo travolgendo la ringhiera di protezione del marciapiede proprio a due passi dalla scuola materna, a pochi minuti dall’apertura della stessa. Quell’episodio ha riacceso la preoccupazione nella frazione che da sempre, con il comitato “Falicetto Sicura” e la presa di posizione di diversi residenti, cerca soluzioni all’annoso problema.
L’obiettivo dell’amministrazione comunale resta quello di sempre: cercare di ridurre la velocità di percorrenza dei veicoli in prossimità dell’abitato. Via Falicetto, arteria di collegamento con il centro del paese, l’area logistica di Tonoli e la cartiera Burgo, è infatti sempre più trafficata, soprattutto da mezzi pesanti.
Nei giorni scorsi il primo cittadino ha scritto una lettera al presidente della Provincia Federico Borgna, in quanto la strada è di pertinenza dell’ente, a cui spetta l’ultima parola su qualsiasi intervento. Da lunedì si apriranno le trattative.
Critico su tempi e modalità dell’azione comunale è l’ex sindaco e consigliere di minoranza Gianfranco Marengo: «La questione sollevata da Panero è un nodo critico ben noto. Già nel 2013/2014, quando ero al termine del mio mandato, avevamo approfondito la questione con la Provincia. Si era già arrivati a una soluzione riorganizzativa di massima. Ci si era accorti che gli spazi in cui operare a livello viario erano angusti e che non si potevano prevedere modifiche faraoniche, ma il segno era tracciato, in un percorso di condivisione con la Provincia. È grave che se ne torni a parlare a 7 anni di distanza, quasi dimenticando che c’era già un progetto preliminare predisposto per questa esigenza, solo da rendere esecutivo e mettere in opera».
La replica del sindaco è netta: «Marengo parla di carte, noi cerchiamo di fare i fatti».