«Belle canzoni da applaudire»

«Belle canzoni da applaudire»
Pubblicato:
Aggiornato:

Caro direttore, dopo la chiacchierata della scorsa settimana sul Festival di Sanremo e dintorni, ti chiedo ospitalità per dire che il mio giudizio sullo spettacolo non voleva essere liquidatorio in blocco dei cantanti e delle canzoni.

Alcune cose, è vero, non mi sono piaciute, ma voglio rendere merito agli artisti che hanno saputo regalarci ottimi brani che se noi musicanti fossimo in pista li avremmo già messi in repertorio.

Voglio ricordare per esempio la coppia Colapesce-Dimartino, che ha portato all’Ariston “Musica leggerissima”, che riecheggiava i gruppi anni ‘70-‘80. A parte il fatto che erano intonati mi sono piaciuti il loro video con la grancassa e il sound lieve, capace di farci dimenticare il momento buio.

Sempre bravo anche Bugo, un autore che con la sua “E invece sì” mi ha fatto rivivere le atmosfere di un Lucio Battisti attualizzato. E dei vincitori, i Maneskin, sottolineo che sono tecnicamente preparati e suonano un rock potente.

Come sempre il campione si è rivelato Ermal Meta, che tutti giustamente dicevano dovesse vincere con “Un milione di cose da dirti” e poi è arrivato terzo. Lui è veramente fuori dal coro. Fra i giovani voglio citare Davide Shorty e la sua canzone “Regina”.

Reso omaggio a Orietta Berti e Loredana Berté, come al grande Michele Zarrillo e a Riccardo Fogli, concludo applaudendo l’esibizione del gruppo Extraliscio. Moreno Conficconi, Fiorenzo Tassinari e Mauro Ferrara hanno riempito le balere per decenni regalando allegria.

E all’Ariston hanno brillato.

Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031