Distretti del commercio, ognuno per sè Il Saluzzese diviso al bando regionale fallisce il tentativo di dovetta di riunire octavia, barge, Bagnolo e Busca

Distretti del commercio, ognuno per sè Il Saluzzese diviso al bando regionale fallisce il tentativo di dovetta di riunire octavia, barge, Bagnolo e Busca
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L’invito del presidente dell’Unione valle Varaita Silvano Dovetta, per l’attivazione dei “Distretti del Commercio”, è stato accolto solo in parte. Il sindaco di Venasca e presidente dell’Unione montana, un paio di settimane fa, aveva inviato una lettera ai colleghi delle Unioni di Barge, Bagnolo, dei Comuni del Monviso, delle valli Maira, Grana e Stura e ai sindaci di Busca, Caraglio, Saluzzo e Verzuolo per procedere unitariamente rispetto al bando attivato dalla Regione Piemonte a sostegno del commercio.

Dovetta aveva manifestato la disponibilità della sua Unione ad assumere il ruolo di capofila per la presentazione di una candidatura unica per un Distretto denominato “Terres Monviso” . All’invito hanno risposto, oltre ovviamente la valle Varaita, Saluzzo e la valle Po, che predisporranno un loro progetto curato dallo studio Chintana di Torino. Quando manca una quindicina di giorni alla scadenza del bando (31 marzo) appare tuttavia evidente che nel Saluzzese si registra una pluralità di intenzioni che non sarà possibile ricondurre a un unico progetto.

I 17 Comuni aderenti all’associazione Octavia procederanno autonomamente.

I Comuni dell’Infernotto, Barge e Bagnolo, hanno scelto, insieme a Cavour, di proseguire nel solco della “Via della Pietra”. Busca e Caraglio elaboreranno ciascuno un proprio progetto, così come Dronero e la valle Maira, da quel che si apprende.

Con questo bando la Regione concorre a sostenere le spese per l’individuazione e la costituzione dei Distretti per un programma di interventi strategici per il commercio. Si tratta, in questo momento, di una fase propedeutica, cui faranno seguito (così è stato spiegato) altri bandi per attività più specifiche legate sia alla riqualificazione urbana che al sostegno delle imprese e alle loro forme associative. Alle amministrazioni viene richiesta una compartecipazione economica per la parte non coperta dal finanziamento.

Toccherà poi ai rispetti Comuni interfacciarsi con le categorie professionali per valutare in concreto le loro esigenze. Certo è che la frammentazione dell’area saluzzese e delle valli, che vede ciascuno concorrere con un proprio specifico progetto, rende più difficile l’accesso al bando, considerato che altre aree del Cuneese, più vaste e più articolate della nostra, sono riuscite a fare sintesi e a predisporre progetti unitari.

Commercio e artigianato sono due comparti produttivi che da un anno a questa parte, più di altri, hanno sofferto chiusure e limitazioni.

Resta comunque il fatto che la “torta” è al momento miserella: 20 mila euro per ciascuno dei 25 progetti che verranno finanziati in tutto il Piemonte. Ovviamente, tutti sperano che a medio termine chi è stato selezionato possa accedere a fondi di maggior entità, altrimenti non si spiegherebbe questa corsa (in ordine sparso) per qualche spicciolo, se si considera l’entità delle perdite subite dal settore in un anno di chiusura pressochè totale.

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