Mario Genero, ultimo testimone della guerra alla Francia

Mario Genero, ultimo testimone della guerra alla Francia
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Quando gli alpini del Terzo Reggimento, con i battaglioni “Pinerolo”, “Fenestrelle”, “Val Pellice” e “Val Chisone” varcarono il colle della Croce per raggiungere Abries nel giugno del 1940, lui era con loro.

Fu una delle prime azioni  italiane nella Seconda Guerra Mondiale, una delle poche combattute sul fronte occidentale, tra Italia e Francia.

Mario Genero, classe 1919, era il più anziano di Bagnolo. Non ha mai amato la guerra. Nel conflitto mondiale partecipò alle azioni in val Pellice, tra conca del Prà e monte Granero. Dopo poco tempo perse un fratello al fronte e fu congedato. Conservò il cappello alpino, che ha portato sempre con orgoglio, diventando il reduce “decano” della locale sezione Ana, ma della guerra ha conservato solo brutti ricordi.

Da sempre iscritto alle associazioni degli alpini e degli orfani di guerra, dal 1973 è stato ininterrottamente vice presidente della sezione Combattenti e Reduci.

Genero era originario di Cavour, ed era il quinto di dieci figli. Già prima della guerra la famiglia di Genero si era trasferita da Cavour a Bagnolo, dove Mario Genero è tornato dopo l’esperienza al fronte italo-francese.

Per anni è stato gestore del peso pubblico di Bagnolo, oltre che apprezzato “massaro” e volontario in parrocchia a San Pietro in Vincoli.

Lì ha sempre trovato il suo vero ambiente, quello della comunità di paese e dei piccoli lavori quotidiani. Curava l’orto della parrocchia e lo ha fatto fino al 2011, quando ormai aveva superato i 90 anni di età.

Viveva a Villaretto, con due delle tre figlie.

Le esequie di Mario Genero sono state celebrate giovedì pomeriggio, nella parrocchia di Villaretto di Bagnolo. Lascia un fratello, Giovanni e le figlie Lidia, Elsa e Grazia.

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