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Alcuni studiosi legano i frammenti verzuolesi a Lagnasco, nella seconda metà del Quattrocentro, importante polo culturale grazie alla presenza di Stefano Talice, grande studioso e amante del “Sommo Poeta”. Sono convinti che in quell’epoca, proprio a Lagnasco si tenessero delle letture pubbliche della Commedia e che il pubblico giungesse da tutto il Marchesato di Saluzzo.
Altri ipotizzano che la Commedia potesse essere arrivata nella biblioteca del Castello di Verzuolo (allora facente parte del florido Marchesato di Saluzzo) dalla Francia oppure che la copia fu scritta da uno degli ordini religiosi (domenicani o cappuccini) presenti a quell’epoca in paese.