Quella vita segnata dal ricovero in una struttura e dall’improvvisa perdita del fratello maggiore

Quella vita segnata dal ricovero in una struttura e dall’improvvisa perdita del fratello maggiore
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Nel 2006 Umberto Ciauri era stato affidato ad una struttura terapeutica, per la sua fragilità mentale. Proprio in quel periodo aveva tentato il suicidio, tagliandosi i polsi. Lo salvarono i medici e gli infermieri della struttura. Da allora, Umberto, era seguito dal Centro di Igiene Mentale. Alternava momenti di depressione ad altri di stabilità. Sembrava aver trovato il suo equilibrio nel lavoro, alla Salvi Harps di Piasco.

Un ruolo chiave nella vicenda famigliare sembra averla avuta il fratello maggiore, Alessandro, che lo consigliava e lo aiutava, anche sul lavoro. Il padre di Umberto era infatti venuto a mancare molti anni fa. Fino al 2016, anno in cui Alessandro fu trovato morto nel suo alloggio di Piasco. Alessandro “Goghi” Ciauri, era anch’egli un grande appassionato di musica, e aveva suonato la batteria in diversi complessi locali. A lui venne dedicato un concerto tributo nel 2017 a Venasca.

Da quel momento per Umberto è stato tutto più difficile. Con la mamma anziana ha lasciato il centro storico e si è trasferito nell’alloggio del condominio di corso Roma dove domenica pomeriggio si è consumata la tragedia.

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