Paesana, addio al geniale elettrotecnico LUTTO Sapeva sistemare ogni elettrodomestico e spesso lo faceva anche gratis
Dopo Franco Fontana e il maestro Remo Bonansea, Paesana perde un altro dei suoi “personaggi”, pur se con sfaccettature profondamente diverse. A meno di un mese dalla morte del fratello 67enne Mauro, nel pomeriggio di venerdì scorso si è spento Fausto Picca (nella foto). Aveva 70 anni e da qualche settimana era ricoverato all’ospedale Carle di Cuneo, dove un male al fegato non gli ha dato scampo.
Personaggio eclettico, non facile, di quelli da trattare “con le molle” e massima cautela nella scelta delle parole, dotato di un carattere mai incline al compromesso, orgoglioso sino al punto di rifiutare l’aiuto dei tanti che glielo avevano a più riprese offerto, Fausto Picca era un uomo generoso. Conosciuto del paese soprattutto perché per anni, in virtù di una capacità sopraffina in fatto di elettrotecnica, non c’era casa del paese in cui non fosse entrato per riparare (spesso e volentieri gratuitamente o per pochi spicci) qualsiasi cosa gli si fosse sottoposta: dal più banale ferro da stiro ai più complicati sistemi delle caldaie. Nulla era impossibile, per lui. Una sorta di “genio” con il carattere da “orso”.
Dice Patrizia Abate Daga, titolare della pizzeria Wellington: «Sono davvero dispiaciuta. Fausto qui era di casa, come uno di famiglia. Mi ha aiutata ogniqualvolta abbia avuto bisogno di lui. “Per te ci sarò sempre”, mi diceva».
Una vita volutamente non facile la sua: da decenni viveva infatti in una camera ricavata alle spalle del suo laboratorio di via Monviso. Lì, qualche settimana fa, non si è sentito bene. La telefonata ad un amico fidato, il tempestivo intervento di quest’ultimo, la telefonata al 112 ed il viaggio in ambulanza verso l’ospedale, dov'è mancato. Lascia i fratelli Bruno e Cesare e la zia suor Romana.
I suoi funerali si sono svolti alle 15,30 di lunedì scorso nella parrocchiale di Santa Maria.