Da barba toni a gianni rodari Cinque uomini e cinque donne tra cultura locale e internazionale

Da barba toni a gianni rodari Cinque uomini e cinque donne tra cultura locale e internazionale
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Le dieci “personalità” finaliste, cinque donne e cinque uomini, sono state individuate dall’apposita commissione che si è riunita a febbraio. Si potrà esprimere una sola preferenza scegliendo tra Lidia Beccaria Rolfi, insegnante e staffetta partigiana nella brigata Garibaldi Saluzzo durante la Seconda Guerra Mondiale, Antonio Bodrero (Barba Toni) poeta occitano-piemontese nativo di Frassino e direttore della biblioteca di Saluzzo negli anni ‘60, Alexander Langer, giornalista, insegnante e parlamentare europeo che svolse il servizio militare alla Musso.

Compaiono quindi in elenco Alda Merini, una delle più importanti voci liriche del Novecento italiano, candidata al premio Nobel per la letteratura nel 1996, Alessio Ollivero, tra i fondatori della biblioteca e della Cassa di risparmio di Saluzzo, don Lorenzo Milani, fondatore della scuola di Barbiana, e Lalla Romano, scrittrice nativa di Demonte. Per vent’anni alternò l’attività pittorica a quella della scrittura, mentre lavorava, con grande passione, come insegnante.

Completano l’elenco tre grandi personaggi della cultura italiana del ‘900. Elsa Morante scrittrice e autrice di romandi come “L’isola di Arturo” e “La storia”. Nata alla vigilia della Grande guerra, ha vissuto i grandi eventi del Novecento, opponendo all’orrore della Storia una sentita partecipazione alla sofferenza degli individui.

Maria Montessori fu una tra le prime donne a laurearsi nella facoltà di medicina. Divenne famosa grazie a “Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei bambini” (il cosiddetto Metodo Montessori), pubblicato la prima volta nel 1909.

Infine non poteva mancare lo scrittore piemontese Gianni Rodari. Nativo di Omegna, è considerato il più grande scrittore di favole e filastrocche del Novecento italiano. Ha scritto su quotidiani, diretto periodici, è stato attivo collaboratore di associazioni di genitori e insegnanti, ha lavorato in modo originale con le amministrazioni provinciali e comunali, portando avanti i valori del laicismo, dell’antifascismo e del pacifismo, autentico motore di sviluppo democratico del paese tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta del Novecento.

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