Erica, ultimo saluto alla sartina guerriera moretta Addio a 26 anni: dolore e cordoglio per una ragazza coraggiosa
Era diventata un esempio di donna-coraggio. L’avevano ribattezzata “la sartina guerriera”, per il piglio con cui ha saputo affrontare la battaglia contro il male cui lei aveva dato persino un nome: “La cellula di Eri”. Erica Barbetta, purtroppo, non c’è più, se n’è andata a 26 anni.
LA CELLULA DI ERI
Il 3 dicembre 2019 la biopsia, l’11 dicembre la notizia che le ha cambiato la vita. Da quel giorno Erica ha aperto un canale Instagram in cui ha voluto mettere nero su bianco tutta la sua guerra. Una carrellata di foto e di messaggi di speranza per chi come lei stava affrontando un brutto male, per dare a tutti un segnale di forza.
«Avevamo davvero creduto che la tua grinta potesse farcela», si legge in uno dei numerosissimi messaggi ricevuti sulla sua bacheca social.
Quella cellula con cui Erica aveva lottato fin dal primo giorno, in poco più di un anno l’ha strappata alla vita, negli anni più belli.
UN SOGNO SU MISURA
Una giovane vita ricca di idee e di iniziative che l’aveva fatta conoscere, stimare ed amare ben oltre il suo paese. Da due anni aveva aperto a Moretta “Un sogno su misura” facendo della passione per la sartoria il suo lavoro: «La mia vita non mi dava soddisfazioni, allora me ne sono creata una su misura» scriveva Erica nei giorni precedenti l’inaugurazione del suo laboratorio. Dagli abiti da cerimonia a quelli da sposa, era passata negli ultimi tempi a realizzare mascherine anti-contagio, per essere eleganti anche in tempi di pandemia. Importante anche la collaborazione con l’azienda morettese Produzione Lenta: ha voluto entrare in una grande famiglia in continua espansione.
«Avevi una testa piena di sogni, e avevi intenzione di realizzarli tutti. A noi ne hai solo raccontato qualcuno, chissà gli altri quanti erano - scrive Michele Donalisio, fondatore di Produzione Lenta -. Avevamo un progetto da preparare assieme e solo qualche giorno fa mi hai detto "Aspettiamo qualche giorno poi lo facciamo! Al massimo 15 giorni". Quando ti ho chiesto di cucire le prime cose per me non avrei mai immaginato di scoprire una persona così stupenda, che è diventata così importante per la nostra azienda, così come per la nostra famiglia».
MASCHERA DEL PAESE
Membro del direttivo dell’Associazione commercianti di Moretta, Erica aveva ricoperto il ruolo della maschera in alcune edizioni del Carnevale curando direttamente i costumi di tutta la combriccola: «Una ragazza attiva e sempre sorridente - la ricorda il sindaco Gianni Gatti -. Chi l'ha conosciuta non può che parlare bene di lei. Ha vissuto i suoi troppo pochi anni al meglio, tra ambizioni personali ed entusiasmo per la vita».
IL GRAZIE AL PERSONALE
Una figura carismatica che con la sua dolcezza è riuscita a conquistare anche il personale sanitario con cui ha condiviso gli ultimi giorni di vita. A dicembre, tornando nel reparto di oncologia di Verduno, si era rivolta ai medici e infermieri chiamandoli “Angeli custodi”: «Grazie perché sapete che i miei battiti sono sempre alti e mi tranquillizzate chiacchierando di abiti e shopping. Voi, che solo con lo sguardo capite se ho bisogno di una sacca di sangue o no. Grazie a voi che mi coccolate come una mamma e mi sostenete come una grande amica. A voi che siete la parte più bella della mia malattia».
Erica lascia la mamma Lorenza, il padre Paolo (capogruppo degli alpini di Moretta), la nonna Maria e il compagno Stefano a cui ha dedicato il suo ultimo post pieno d’amore su Instagram.
Il funerale è stato celebrato lunedì pomeriggio nella parrocchia del suo paese, in un grande abbraccio che Moretta ha voluto darle in questo suo ultimo viaggio. Tante le persone rimaste fuori dalla chiesa e allontanate per evitare assembramenti, così come numerose sono le rose bianche lasciate per salutarla.