Porta di valle: c’è il gestore, manca il locale

Porta di valle: c’è il gestore, manca il locale
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L’Unione del Monviso ha assegnato nei giorni scorsi all’associazione naturalistica Vesulus la gestione della futura “Porta di Valle” che dovrebbe sorgere a Paesana nei locali dell’ex Convitto Alpino (oggi di proprietà del Bim). L’importo a base di gara era pari a 14.754,10 euro. Fin qui la cronaca spicciola, con annessa soddisfazione reciproca delle parti in causa per il lieto finale della storia, dal momento che i complimenti non costano.

La realtà dei fatti appare ben diversa. Perché di fatto ora l’Unione ha un gestore, ma per una “Porta di Valle” che non c’è e che forse non ci sarà mai, nonostante il pronunciato ottimismo di alcuni amministratori locali, a cominciare dalla sindaca di Ostana Silvia Rovere, che in fase di presentazione del progetto si era spinta a proclamare come per cosa fatta l’entrata in funzione della “Porta di Valle” a inizio estate 2021.

Quella sera, si parlò di ricavare dalla struttura locali di ricezione ed informazione turistica, di esposizione e vendita di prodotti tipici locali, di ristoro, di punti di ritrovo per escursioni o di sottoscrizione e rinnovo dei permessi di raccolta funghi o pesca, con pertinenze destinate alla stazione di ricarica di auto e bici elettriche e dotate di un’area gioco per bambini.

E' stato detto che l’ottimismo di Rovere era un passo obbligato per concorrere al bando ed evitare di perdere il contributo che questi prevedeva. Sarà. Resta il fatto che l’immobile ancora versa nelle medesime condizioni in cui si trovava ai tempi della faraonica presentazione del progetto.

Per intanto Vesulus gestirà l’Ufficio Turistico oggi allocato nella sede dell’Unione di via Santa Croce.

Spiega Emanuele Vaudano, sindaco di Paesana e assessore al turismo dell’Unione: «Con i soldi che oggi abbiamo a disposizione non paghiamo neppure l’Iva dei costi previsti dal progetto. Questo non vuol dire demordere, anzi. Parteciperemo a vari bandi e confidiamo, personalmente con qualche riserva, nei fondi del Recovery fund per tentare almeno di procedere a step, ma… Quel progetto per il quale all’inizio eravamo tutti “caldi” ora di fatto subisce un raffreddamento generale».

Domanda: ma se davvero si riuscisse in qualche modo a procedere a step, il primo passo che cosa riguarderebbe? «L’idea - dice Vaudano - sarebbe di partire con l’esterno dell’edificio, la realizzazione di un’area verde con i giochi per i bambini e l’installazione delle colonnine per la ricarica delle e-bike».

E per tutto il resto? «Davvero non lo so, ma credo che la sua realizzazione avverrà nel corso di questa nostra legislatura (che scade nel 2024, ndr). Francamente ritengo che riuscire ad aprire quantomeno la Porta di Valle nell’estate del 2023 sarebbe già un gran bel risultato».

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