Focolaio in carcere: 27 casi di contagio

Focolaio in carcere: 27 casi di contagio
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Torna alta l’attenzione sui contagi all’interno del carcere Morandi di Saluzzo.

Nella casa di reclusione di via valle Po sono 27 i detenuti positivi il doppio rispetto ai giorni scorsi, oltre a 2 agenti della polizia penitenziaria.

Il caso di un detenuto di 55 anni nel carcere di alta sicurezza di Saluzzo, dove da una settimana non entrano volontari dopo la scoperta delle positività, è stato segnalato dai due avvocati difensori, Imma Panico del foro di Napoli e Luisa Chiappello di Cuneo. Giovedì scorso era prevista un'udienza in videoconferenza, ma non ha potuto partecipare perché la sezione era isolata causa Covid.

Gli due avvocati hanno evidenziato la criticità della situazione al Garante piemontese dei detenuti, Bruno Mellano, che spiega: «In carcere i focolai non vanno inseguiti, ma prevenuti. Ho scritto nei giorni scorsi al Garante nazionale Mauro Palma sulla campagna di vaccinazione nelle carceri del Piemonte, dove la situazione più grave è ad Asti con 48 detenuti positivi, ovvero un recluso ogni sei. Poi ci sono le positività registrate nel Cuneese. A livello nazionale a inizio marzo ci sono state incertezze e false partenze: sulla campagna informativa, sulla raccolta delle disponibilità, sulle inoculazioni per la comunità penitenziaria, che include operatori, detenuti, volontari».

In Liguria, Veneto, Abruzzo e Sicilia buona parte dei detenuti sono già vaccinati, nel carcere di Aosta tutti sono stati immunizzati.

«Finora il Piemonte - osserva conMellano - sembra essere la sola regione che ha escluso la popolazione detenuta fra le categorie eleggibili prioritarie. Il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha spiegato che questa disparità di trattamento potrebbe generare tensioni all'interno degli istituti».

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