È nata l’Acqua di Costigliole Sprigiona le essenze della collina jpfasufoas jdieci venti ffggffgfgffgpasufpoasdufpoasd
«Sono un parrucchiere da diversi anni, ma non amo dormire sugli allori: da sempre mi piace sperimentare e mettermi in gioco, anche oltre il mio settore». Si presenta così Massimo Rolando, hair stylist costigliolese figlio d’arte che da qualche giorno ha lanciato sul mercato la sua ultima creatura: l’Acqua di Costigliole. L’istrionico 52enne è un vulcano di idee e iniziative: ama portare l’arte della bellezza anche fuori dal suo salone (ha collaborato in passato a importanti defilé di moda) e organizzare eventi (due anni fa, nel ricordo di un amico, si dilettò anche in un raduno di auto d’epoca).
Considera palazzo La Tour e il borgo antico due luoghi “magici”, ancora troppo poco conosciuti e per questo vorrebbe collaborare con Pro loco e Comune dando il suo contributo creativo all’ideazione e realizzazione di eventi per valorizzare il territorio.
Intanto, anche fuori dai confini comunali, si parla già di Costigliole per la sua ultima trovata: una fragranza per ambienti dedicata al paese.
Rolando, come è nata l’idea?
«Una cara amica chimica e farmacista, qualche anno fa ebbe la brillante intuizione di creare una “home fragrance” dedicata a paesi e relais del territorio langarolo. In occasione dello spostamento e rinnovo dei locali del mio salone, sulla provinciale per Busca, ho pensato di dare vita, con la sua collaborazione, a un profumo battezzato “MR”, la mia sigla, in linea con la nuova immagine del locale».
Quindi c’è una strategia commerciale dietro l’Acqua di Costigliole?
«MR vorrebbe diventare una linea, a cui abbinare diversi prodotti e iniziative come l’Acqua di Costigliole. L’obiettivo è creare qualcosa di unico e distintivo e, nel farlo, valorizzare il paese che amo».
Che note troviamo in Acqua di Costigliole?
«Abbiamo lavorato a lungo per combinare le fragranze e realizzare qualcosa di inedito. Costigliole ha alcuni frutti tipici, è un territorio fertile, con coltivazioni peculiari. Ho cercato di combinare sentori che richiamassero il particolare la nostra collina in fiore».
Se l’iniziativa funzionasse?
«Sarei lieto di aumentare la produzione e venderla anche fuori dal mio salone. In ogni caso il progetto è già stato pensato per ampliarsi. Attraverso i profumi vogliamo valorizzare le nostre terre: deve diventare l’occasione per fare, attraverso l’olfatto, un viaggio a occhi chiusi nel territorio a cui le fragranze sono ispirate».
Dopo MR e Acqua di Costigliole bolle altro in pentola?
«Ho in mente una fragranza per ambienti dedicata espressamente al borgo antico, uno dei mie luoghi del cuore».
Quale sarà la prima iniziativa che vorrà promuovere appena usciti dalla pandemia?
«Sarà una vera liberazione per i sensi, in particolare per l’olfatto: sogno un grande evento a palazzo La Tour che combini percorsi sensoriali, moda, bellezza e storia».