Falicetto sicura: sopralluogo per decidere gli interventi ACCORDO CON LA PROVINCIA PER SISTEMARE GLI INCROCI PIù PERICOLOSI DELLA FRAZIONE

Falicetto sicura: sopralluogo per decidere gli interventi ACCORDO CON LA PROVINCIA PER SISTEMARE GLI INCROCI PIù PERICOLOSI DELLA FRAZIONE
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Si riparte. Il Comune riallaccia i rapporti con la Provincia di Cuneo per cercare di ri-disegnare l’urbanistica di Falicetto e la viabilità dei principali di snodi della periferia di Verzuolo. Questa interlocuzione si rende necessaria perché, sui temi della sicurezza, le strade principalmente sotto esame sono di pertinenza dell’ente provinciale, che ha l’ultima parola su ogni tipo di intervento. Inoltre, ed è cosa non secondaria, certi progetti sarebbero improponibili per le finanze risicate dell’amministrazione comunale, mentre periodicamente la Provincia, rigirando sui territorio fondi regionali, può mettere in campo o co-finanziare opere di una certa rilevanza. Cosa che sta avvenendo, per esempio, per il progetto dell’Itis in collina.

La scorsa settimana il sindaco e il vice-sindaco di Verzuolo hanno incontrato il vicepresidente della Provincia Flavio Manavella e l’ingegner Riccardo Enrici, dirigente del settore Viabilità. Al centro dell’incontro le situazioni più critiche che interessano Falicetto: l’alta velocità di percorrenza dei veicoli sull’unica strada di collegamento con il capoluogo, il recente incremento di mezzi pesanti (dovuti alla riconversione Burgo e all’espansione del polo logistico Tonoli) e l’immissione direttamente sulla strada delle scuole falicettesi.

Focus della riunione l’incrocio della strada provinciale 137 (Lagnasco-Verzuolo) con via Saluzzo) e l’incrocio tra via Sottana e la strada Provinciale Villafalletto-Saluzzo.

«Sono emerse alcune ipotesi concrete - spiegano Giancarlo Panero e Giampiero Pettiti -. Nei primi giorni di aprile saranno effettuati dei sopralluoghi per individuare le opere che renderanno più sicure le aree in questione».

Con una stoccata finale all’ex sindaco Gianfranco Marengo, che ritiene l’operazione un copia-incolla di quanto da lui coordinato (e poi messo abbandonato nel dimenticatoio) 8 anni fa, al termine del suo mandato: «Noi compiamo scelte e realizziamo opere, non produciamo soltanto documenti».

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