In arrivo l’indennità per le Partite Iva (Iscro) i nostri soldi

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La legge di bilancio per il 2021 (legge n. 178/2020) ha introdotto, per il triennio 2021-2023, l'istituto della “Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa” (I.S.C.R.O.) a favore dei liberi professionisti iscritti alla Gestione separata Inps.

Per accedere all'indennità, i lavoratori interessati devono possedere (e mantenere durante la percezione della stessa) un insieme di requisiti:

- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;

- non essere beneficiari del reddito di cittadinanza;

- avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda;

- avere dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a 8.145 euro, rivalutato con cadenza annuale sulla base della variazione dell’indice Istat, rispetto all’anno precedente;

- essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;

- essere titolari di partita Iva attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.

Inoltre, per mantenere l'indennità, i beneficiari dovranno frequentare corsi di aggiornamento professionale nei modi che verranno stabiliti con apposito decreto ministeriale.

La domanda per l'indennità dovrà essere presentata in via telematica all'Inps entro il 31 ottobre di ciascun anno e sarà erogata per sei mesi dal primo giorno del mese successivo a quello di trasmissione della domanda stessa. L'Inps inoltrerà all'Agenzia delle entrate, per la verifica, i dati dei richiedenti. L'indennità potrà essere richiesta una sola volta nell'arco dei tre anni e sarà corrisposta in misura pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito dichiarato, entro un limite massimo e minimo fissato rispettivamente in 800 e 250 euro mensili. Non dà diritto a contribuzione figurativa.

La chiusura della partita Iva durante la percezione dell'indennità comporta la perdita della stessa e l'obbligo di restituzione.

L'indennità sarà comunque concessa nei limiti di spesa stabiliti dalla norma istitutiva.

La concreta operatività dell'indennità è condizionata all'emanazione di un decreto del ministero del Lavoro, non ancora avvenuta al momento della redazione del presente testo.

*Dottore Commercialista

in Carmagnola

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