Caritas riapre la casa di prima accoglienza

Caritas riapre la casa di prima accoglienza
Pubblicato:
Aggiornato:

La casa di prima accoglienza della Caritas, in corso Piemonte è stata riaperta giovedì scorso. La struttura, che offre 11 posti letto esclusivamente maschili insieme ad un servizio mensa, è stata intitolata a monsignor Diego Bona, vescovo di Saluzzo negli anni ‘90 e presidente di Pax Christi. Contestualmente, la piccola cappella utilizzata dalla Caritas nei mesi estivi è stata intitolata ad Anna Maria Busso Olivero che dal 2000 al 2009 è stata direttrice della Caritas diocesana.

Monsignor Bodo ha osservato: «La Caritas è la testimonianza concreta di una presenza reale al bisogno più semplice, ma più importante della persona umana: dare un tetto, dare la possibilità delle cose più essenziali, della famigliarità, quel sorriso, quel pasto, quella stanza per riposare, per riprendersi, per ritrovare quella dignità che tante volte viene calpestata».

La mensa sarà gestita da frate Andrea Nico Grossi, 51 anni, trasferitosi nei mesi scorsi da Parma alla comunità di San Bernardino. La struttura offrirà il pranzo anche a persone in difficoltà seguite dal centro d’ascolto della Caritas, con la possibilità di servire fino a 150 pasti nel cortile dove sono stati attrezzati tre grandi gazebo con panche e tavoli, per garantire il distanziamento ed evitare il contagio.

Il direttore della Caritas, Carlo Rubiolo, sottolinea: «L’apertura di questa casa è stata possibile grazie alla collaborazione di tante realtà e istituzioni. Ringrazio l’associazione Papa Giovanni XXIII, in particolare Luigi Celona, che ha gestito la struttura in precedenza e il nostro vescovo che ci ha dato una spinta poderosa, costringendoci a ripensare la decisione di chiudere e ha iniziato a tessere una rete di relazioni che hanno portato a questa giornata. Ringrazio il Convento di San Bernardino e la Comunità Cenacolo che con i suoi ragazzi ha trasformato questo luogo ripulendolo, tinteggiando e risistemando l’esterno. Ringrazio don Beppe Dalmasso che ha permesso l’acquisizione di questo spazio polivalente in fondo al cortile, che è un altro segno in termini di accoglienza e di solidarietà».

Alla cerimonia, unica autorità presente, il sindaco Mauro Calderoni. La targa a ricordo di Anna Maria Busso Olivero è stata scoperta del nipote ventottenne Luca.

Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031