Quella frammentazione territoriale che rende il Saluzzese più debole
Le fanfare della comunicazione istituzionale enfatizzano l’accordo tra Saluzzo e le valli Varaita e Po a proposito dei distretti del commercio.
Se non fosse che la realtà è appena diversa.
Infatti, come scrivemmo un paio di mesi fa, il territorio saluzzese continua a procedere in ordine sparso col rischio, nemmeno troppo remoto, di condannarsi all’irrilevanza.
In questo caso, a proposito dei distretti, la posta in gioco è ben misera cosa, ma l’approccio divisivo è eloquente.
Saluzzo, in questa circostanza, ha fatto asse con le valli, ma i comuni della pianura hanno preferito andare per conto loro.
Cercare le ragioni di questa situazione è questione ardua.
Pesano sicuramente elementi di differenziazione politica, ma anche più prosaicamente fattori di carattere personale che si ripercuotono negativamente sui rapporti istituzionali.
Emblematico, al riguardo, il caso di Manta, che, pur essendo commercialmente un continuum con Saluzzo, ha scelto di aderire al bando progettato da Octavia.
Facile, al proposito, l’ironia dell’ex consigliere Livio Berardo.
«Per concorrere ai fondi regionali dei cosiddetti distretti del commercio (che dovrebbero aiutare i negozi a rinnovarsi e a uscire dalla crisi in cui il Covid li ha gettati), le Unioni della val Varaita e della valle Po hanno deciso di fare squadra con Saluzzo, presentando un progetto comune. La giunta di Manta invece - osserva - ha deliberato di unirsi ai comuni di Octavia, l’associazione che raccoglie 15 centri della pianura, nonché Revello e Manta stessa. É risaputo infatti che noi mantesi, quando non troviamo un prodotto nei negozi o supermercati del paese, ci rechiamo a… Revello o Scarnafigi alla ricerca di boutiques specializzate, che al sabato, se vogliamo passeggiare per acquisti fra le bancarelle di un mercato - annota con sarcasmo -, ci spostiamo fino a Monasterolo e non nella trascurabile e altezzosa Saluzzo…».
In effetti, uno dei problemi maggiori oggi sul tappeto è la difficoltà di rapporti che oggi intercorrono tra Saluzzo e i paesi confinanti.
Manta, con l’insediamento della nuova amministrazione guidata da Paolo Vulcano, non ha ancora assunto una posizione definita, dal momento che gioca di sponda , a seconda delle circostanze, con Saluzzo e con Octavia, associazione voluta e patrocinata dall’ ex sindaco Mario Guasti.
Saluzzo, dal canto suo, vede Octavia come il fumo negli occhi, come se volesse insidiarle il ruolo.
Il caso dei distretti del commercio, nella sua banalità, ha messo in luce quanto sia oggi complicato il quadro politico-amministrativo di un territorio che vorrebbe ambire ad un proscenio nazionale.