Legge contro i fascismi: la giunta non firma
«Rivolgiamo una domanda a tutto il consiglio comunale, dopo aver letto che nei vicini Comuni si raccolgono le firme per la proposta di legge contro i nuovi e antichi razzismi di un neofascismo sempre più violento e presente in molte espressioni della vita civile del nostro Paese. E visto che Paesana sta facendo la stessa raccolta di firme da quasi un mese (la raccolta si è chiusa mercoledì 31 marzo scorso: ndr) vi chiediamo (dopo averlo suggerito) se qualcuno degli amministratori di Paesana abbia firmato».
La richiesta è stata espressa nel corso dell'ultimo consiglio comunale, dalla minoranza composta da Gottero, Beccio ed Argento. Il riferimento è alla proposta legislativa avanzata dal Comune di Stazzema, paese martire della Resistenza nell’Alta Versilia. Sono previste pene per chiunque propagandi i contenuti propri del partito fascista o del nazismo, con la reclusione da sei mesi a due anni.
Per motivare la propria richiesta l'opposizione ha richiamato l'avvicinarsi del 25 aprile, sottolineando che Paesana ha meritato la medaglia di bronzo al Merito Civile dopo i drammatici eventi della seconda guerra mondiale. «Il sonno delle coscienze è la cosa più rischiosa e senza la convinzione che la democrazia debba essere difesa e innovata ogni giorno possono riproporsi forme deviate di autoritarismi e dittature: altre forme di altrettanto pericolose pandemie che stanno minando la democrazia in molte aree del pianeta».
Alla domanda della minoranza nessuno - aldilà del sindaco - ha dato risposta, perlomeno esplicita. E neppure tangibile, dal momento che nessuno della maggioranza parrebbe avere firmato. Un qualificato esponente della maggioranza ha però detto ai margini del Consiglio: «Quando ci sarà un’analoga proposta di legge che tenga conto in egual misura dei crimini del fascismo e di quelli del comunismo, la firmeremo senza esitazione alcuna».