L’allarme di Panero sulle nostre Rsa

L’allarme di Panero sulle nostre Rsa
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Lo scorso 25 marzo si è svolta in modalità mista (presenza e da remoto) l'assemblea dei sindaci del Monviso Solidale. All'ordine del giorno l'approvazione del piano programma 2021-2023 e quella dell'atto di programmazione per l'attuazione del piano regionale per il contrasto alle povertà. Quest’ultimo punto ha riguardato la questione dei Progetti di utilità collettiva, ovvero quelle attività di “restituzione” alla comunità che sono chiamati a svolgere i beneficiari del reddito di cittadinanza.

Il Monviso Solidale da oltre un anno organizza incontri con i Comuni per avviarne la realizzazione, ma sia la pandemia che alcuni ritardi gestionali da parte del ministero delle Politiche sociali hanno finora impedito la partenza della misura, che stenta a decollare infatti anche a livello nazionale. Il Consorzio tuttavia ha ben definito una proposta tecnico-operativa che supporterà i Comuni cui spetta la titolarità dei progetti e auspica che entro il mese di maggio possano avviarsi in modo strutturato le prime attività concrete sul territorio.

Altri due temi centrali hanno riguardato i conti dell'ente e le case di riposo. Il bilancio di previsione 2021-2023 è stato approvato all'unanimità: in questa fase grazie alla consueta gestione attenta e ad alcuni rallentamenti inevitabili nei servizi erogati, causati dalla pandemia ancora in corso, i conti del Consorzio non destano preoccupazione, tanto che non è stato richiesto alcun aumento delle quote di finanziamento erogate dai singoli Comuni ed anche i trasferimenti dalla Regione Piemonte sembrano ad oggi confermati.

Problematica invece la situazione delle Rsa del nostro territorio: nella sua relazione il presidente dell'assemblea Giancarlo Panero (foto) ha evidenziato come quasi un cittadino su quattro nel territorio consortile abbia più di 65 anni. Questo elemento è fra quelli che determinano la necessità di aumentare la forza e l’organizzazione dei servizi sul territorio, oltre che sul settore sanitario, con più posti Rsa convenzionati, più ore di assistenza domiciliare e piani di emergenza per la continuità dei servizi sociali e assistenziali.

In merito alla questione l'assemblea dei sindaci ha quindi ufficialmente richiesto alla Regione, all’assessore alle Politiche sociali, all’assessore alla Sanità, di convocare il coordinamento degli enti gestori, con una rappresentanza dei sindaci, al fine di verificare con le strutture le nuove esigenze socio-sanitarie degli anziani nel territorio e, conseguentemente, attivare politiche ed azioni tese a migliorare le condizioni di vita degli anziani con particolare riferimento a quelli inseriti in strutture residenziali.

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