Irrigazioni di soccorso per la prolungata siccità

Irrigazioni di soccorso per la prolungata siccità
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Con il grande caldo fuori stagione il Po è in secca. Nel fine settimana era allo stesso livello idrometrico della scorsa estate per effetto della lunga assenza di precipitazioni. Resta quindi alta l’allerta siccità in tutto il Nord Italia, proprio all’inizio della primavera quando le coltivazioni hanno bisogno di acqua per crescere.

A detta della Coldiretti lo stato del più grande fiume italiano desta preoccupazione, con l’aumento anomalo delle temperature che ha costretto gli agricoltori alle irrigazioni di soccorso in tutto il settentrione dal Piemonte all’Emilia Romagna, dal Veneto fino alla Lombardia.

Al Ponte della Becca nel Pavese il livello idrometrico del Po è di -2,66 metri, praticamente lo stesso registrato all’inizio di agosto nel 2020. La portata del Grande Fiume è scesa per la prima volta quest’anno sotto la soglia dei mille metri cubi al secondo, con un -24% rispetto alla media del periodo.

In Piemonte si sta ricorrendo all’irrigazione soprattutto nella provincia di Alessandria per le varietà orticole appena seminate, mentre per quanto riguarda il comparto frutticolo nel Saluzzese sono stati attivati gli impianti d’irrigazione per i nuovi astoni.

Osservano dalla Coldiretti «L’aumento degli eventi climatici estremi, con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità, ha modificato soprattutto la distribuzione sia stagionale che geografica delle precipitazioni. La mancanza di acqua rappresenta la condizione meteo più rilevante per l’agricoltura italiana con danni stimati in media in un miliardo di euro all’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti».

Nonostante i cambiamenti climatici, l’Italia resta un Paese piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua che cadono annualmente dei quali purtroppo appena l’11% viene trattenuto. Proprio per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie si stanno elaborando progetti e iniziative. Ma i danni nel frattempo si scaricano sui produttori.

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