Ancora zona rossa , a scuola da lunedì Commercianti in piazza contro lo stop
Il Piemonte diventa arancione ma la provincia di Cuneo resta Zona Rossa almeno fino a venerdì. Stop al rientro delle scuole superiori, che entreranno in classe solo lunedì prossimo. La situazione generale di incertezza, sommata a oltre un anno di chiusure, divieti e continui stop alle attività, ha portato in piazza, ancora una volta, cuochi, ristoratori, commercianti e tante altre categorie di lavoratori sotto l’egida di Confcommercio per chiedere di poter ripartire.
«Siamo pronti a farlo assumendoci assumendosi l’impegno della sicurezza, ma dobbiamo lavorare - dicono gli esercenti -. La situazione è drammatica, ci sono attività chiuse dal febbraio dell’anno scorso».
I ristori del governo, da soli, non bastano più. Contributi, tasse e stipendi a dipendenti stanno rendendo la situazione economica delle attività commerciali insostenibili.
Tanti i saluzzesi presenti alla manifestazione.
Danilo Rinaudo, presidente dell’Ascom cittadina, commenta: «Sono stufo dell’ingiustizia che stiamo subendo. Stufo di dover salire in auto e andare in autostrada per prendere un caffè e un croissant, mentre i nostri bar non possono farlo. È ingiusto chiederci di spendere per adeguarci alle regole e poi vedere che le grandi strutture non hanno questi obblighi, nemmeno di sanificare i carrelli. Manca il senso della giustizia e dell’uguaglianza. Chi deve decidere, evidentemente, non è mai arrivato a dover pagare dipendenti e tasse a fine mese».
ECCO COSA CAMBIERÀ
Il Piemonte è tornato arancione lunedì. La provincia di Cuneo lo sarà quando l’indice di incidenza del virus scenderà. Venerdì la Regione deciderà il passaggio o meno in arancione della Granda. Con il ritorno in Zona Arancione si allentano le maglie dei divieti.
In generale in ogni caso nella nuova modalità è consentito uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata in ambito comunale e torna la regola degli spostamenti consentiti (nel limite dei 30 km) nei comuni con meno di cinquemila abitanti.
Per pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Per i bar, l'asporto è consentito fino alle 18. Esercizi commerciali tutti aperti in zona arancione con i consueti orari, compresi i servizi alla persona (parrucchieri, estetisti). Nei festivi, nei centri commerciali, restano aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Torna il mercato al completo. Restano chiuse fino al 30 aprile palestre e piscine. In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l'attività sportiva. È consentito recarsi presso centri sportivi del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all'aperto attività sportiva di base.