Centro vaccini al Pala Crs, a regime somministrerà 864 vaccini al giorno da lunedì è operativo il presidio al foro boario. ospiterà anche i medici di base

Centro vaccini al Pala Crs, a regime somministrerà 864 vaccini al giorno da lunedì è operativo il presidio al foro boario. ospiterà anche i medici di base
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Ventiquattro dosi all’ora, dodici per ogni linea vaccinale, per sette ore al giorno, dalle 10,30 alle 18,30.

Con questi numeri ha aperto, lunedì mattina, il nuovo”hub” per i vaccini anti Covid realizzato dal Comune di Saluzzo e dall’Asl all’interno del Pala Crs, al Foro boario.

Ma è solo l’inizio. Quando il centro sarà a regime le linee potranno crescere fino a sei e le ore di vaccinazione salire a 12. Fino al prossimo 31 dicembre la struttura sarà destinata a questo impiego, ospitando non solo il personale ospedaliero, ma anche i medici di base che parteciperanno alla campagna vaccinale.

Saluzzo scende dunque in campo “a piedi uniti” contro il virus, mettendo a disposizione risorse e strutture per offrire un contributo concreto nella lotta alla pandemia.

«Come Comune di Saluzzo - dice il sindaco Mauro Calderoni - continuiamo la stretta collaborazione con l’Asl Cn1 per sconfiggere la pandemia. I vaccini sono l’arma più efficace che abbiamo e quindi avere un sito dedicato per le somministrazioni è molto importante. Noi saluzzesi ci dimostriamo ancora una volta solidali e generosi perché non appena si è diffusa la notizia dell’allestimento dell’hub sono giunte in municipio le disponibilità di enti, aziende e associazioni per supportare e facilitare l’iniziativa. A tutte loro voglio rivolgere il mio più sentito ringraziamento».

COME FUNZIONA

Il centro vaccinale è predisposto in maniera “circolare”, di modo che gli utenti in ingresso, non vadano mai a incrociare quelli in uscita.

Possono accedere solo i pazienti in possesso di un appuntamento. L’ingresso è controllato dal personale della Protezione civile, che effettua un primo triage, con la misurazione della febbre. In seguito, i pazienti vengono indirizzati allo sportello dell’accettazione.

Quando il personale dell’Asl ha verificato il possesso della documentazione, alla persona in attesa di vaccino viene assegnato un numero di chiamata.

Dopodichè, nel volgere di pochi minuti, il medico distrettuale e il suo assistente, chiamano la persona interessata e, dopo una anamnesi generale, procedono all'inoculazione del vaccino.

Immediatamente dopo l’inoculazione, il paziente viene invitato nella seconda sala d’aspetto, dove deve attendere un quarto d’ora prima di poter avere il via libera da parte dei medici, con la consegna del certificato vaccinale e, nel caso di inoculazione della prima dose, l’appuntamento per il richiamo.

SI PARTE CON GLI OVER 80Lunedì si è iniziato con gli over 80: per la maggior parte si è trattato della seconda dose, ma c’è ancora chi è al primo appuntamento.

Anna Basso direttrice del dipartimento professioni sanitarie dell’Asl, aggiunge: «Eravamo a un buon punto sulle vaccinazioni di insegnanti e forze dell’ordine, ma purtroppo, a causa del blocco Astrazeneca, e del cambio di vaccino sugli under 60, siamo rimasti bloccati essendo ora in attesa di forniture Pfizer».

Nelle prossime settimane il centro vaccinale potrà essere utilizzato anche dai medici di base (probabilmente durante il weekend) per la somministrazione dei vaccini ai propri assistiti.

A regime potranno essere aperte fino a sei linee vaccinali e sono previste aperture di 12 ore al giorno. Complessivamente potrebbero essere inoculati ogni giorno 864 vaccini.

Ma per arrivare a questi numeri occorre il personale sanitario e soprattutto servono i vaccini. In attesa dell’arrivo del Johnson, le scorte attuali non sembrano soddisfare numeri del genere.

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