Nuovo ospedale nel piano dell’Inail

Nuovo ospedale nel piano dell’Inail
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La Regione non ha ancora dato una risposta precisa ed è probabile che questa non arrivi a tempi stretti sulla sede su cui realizzare il nuovo ospedale di pianura, destinato a sostituire le vetuste strutture di Savigliano, Saluzzo e Fossano.

Come noto, i sindaci del territorio hanno messo sul tavolo dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi due opzioni, una che riesuma il vecchio progetto del cosiddetto “piano Magni”, che prevedeva il recupero dei vecchi immobili, e un’altra che contempla la costruzione ex novo di un ospedale sull’asse viario Savigliano-Saluzzo.

L’assessore regionale si è limitato finora a confermare che le risorse finanziarie ci sono perché l’Inail (Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro) ha assicurato la propria disponibilità a un finanziamento a basso tasso d’interesse per nuovi ospedali in Piemonte.

Ma qui sorgono i primi problemi.

I consiglieri regionali del Pd Raffaele Gallo e Domenico Rossi  hanno già manifestato le loro perplessità al riguardo.

«L’assessore Icardi - spiegano - ha annunciato che non ci sono mai stati così tanti cantieri per la sanità piemontese. Precisiamo che ogni nuovo ospedale sul territorio è benvenuto, tuttavia è importante che non si creino false aspettative nei cittadini ai quali si deve spiegare che il nuovo Dpcm sugli investimenti dell’Inail aggiorna i progetti, ma non costituisce finanziamento per gli stessi. Ciò a cui fa riferimento Icardi - specificano - non prevede finanziamenti  ma è semplicemente l’aggiornamento di un elenco che definisce i progetti valutabili dall’Inail nell’ambito dei propri piani triennali di investimento immobiliare. Ogni progetto dovrà quindi essere sottoposto a valutazione».

I consiglieri di minoranza fanno notare che «l’inserimento nell’elenco Inail è un passo in avanti, ma non corrisponde a un cantiere, come dimostra il fatto che non sono ancora partiti quelli dei due ospedali (Torino 5 e Vco) già presenti nel precedente elenco Inail».

Gli esponenti Pd pungolano l’assessore dicendo che Icardi dovrebbe mettersi al lavoro per velocizzare i tempi, anziché rincorrere nuovi annunci.

«La programmazione in materia di edilizia sanitaria - osservano - compete al Consiglio regionale e chiederemo con urgenza al presidente della commissione sanità di calendarizzare una serie di sedute affinché si proceda all’aggiornamento del piano di edilizia sanitaria regionale a partire dai bisogni reali dei cittadini».

I tempi, come si temeva, non saranno brevi e il timore che l’euforia dei mesi scorsi possa incagliarsi in mille difficoltà non è peregrino.

C’è chi confida nelle risorse che potrebbero derivare dal Recovery Fund ma, ammesso che ci possa essere davvero una disponibilità di fondi europei, occorre farsi trovare preparati.

Rispetto al nuovo ospedale di pianura, così come per il nuovo Santa Croce-Carle di Cuneo, la Regione deve pronunciarsi con chiarezza sui siti e predisporre progetti che siano cantierabili una volta avuta la certezza dei finanziamenti.

Non si può infatti dimenticare che le amministrazioni regionali di vario colore succedutesi negli anni, per evitare di scontentare qualche porzione di territorio, non hanno mai trovato il coraggio di fare ciò che è di loro competenza istituzionale in materia sanitaria: decidere.

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