Bulgari ammaliati da “Bogre”
La prima parte del progetto “Bogre” è partito dai “confini del regno”: la Bulgaria. Proprio all’International Film festival della capitale Sofia, il regista ostanese Fredo Valla ha presentato il suo ultimo lavoro, che racconta la storia dei Catari, gli eretici dell’Occitania, suscitando un inaspettato interesse nel pubblico locale.
Il termine che dà il titolo al film si riconduce proprio al territorio bulgaro, viste le affinità che la dottrina aveva con un altro grande movimento eretico europeo, quello dei Bogomili bulgari.
A rileggere anche attraverso i commerci, l’arte e la letteratura quei secoli si ricava la testimonianza di un Medioevo tutt’altro che buio e immobile come spesso viene rappresentato: tra Catari e Bogomili le idee viaggiavano da un capo all'altro dell'Europa.
Ma, si sa, la lingua è materia viva, e così “bogre” nei secoli, ha assunto in occitano il significato di inetto, di persona infida che maschera la verità. Attorno al XII secolo infatti era divenuto l’appellativo con cui venivano bollati i colpevoli di una religione non ortodossa, per questo perseguitati.
La seconda tappa del documentario è girata in Occitania, il cuore del lavoro. Qui la vittoria della Chiesa di Roma, delle armi dei Crociati e dell’Inquisizione sui Catari, pose fine a un’idea di Dio che si voleva fedele alle origini, che predicava la pace, sosteneva l’eguaglianza sociale e, cosa inaudita a quei tempi, la parità uomo-donna.
Per concludere il lavoro, il team guidato da Valla ha lanciato un campagna di crowdfunding sulla piattaforma “Produzioni dal basso”. Obiettivo, affronatare una spesa di 18 mila euro, l’obiettivo posto dallo staff per la raccolta fondi.
Spiega Fredo Valla: «Con i miei colleghi Andrea Fatino ed Elia Lombardo e con le ricercatrici Maria Soresina e Ines Cavalcanti siamo animati dalla passione per il mondo occitano, la cui storia è stata aperta ai contatti e alle contaminazioni. Al nostro gruppo si sono uniti il Centro Ivan Duj?ev di Sofia, una delle più importanti istituzioni accademiche bulgare, quindi il Cirdoc-Mediateca Occitana di Béziers (Francia) e l'Istituto Internazionale Lorenzo de' Medici di Firenze (a sposare la dottrina catara furono anche influenti esponenti della cultura toscana, ndr.). Dopo la Bulgaria bogomila abbiamo deciso di lanciare una campagna di crowdfunding per continuare il nostro lavoro di ricerca in Occitania, dove nasce la parola “bogre”, e dove in fondo nasce il nostro film documentario. Sarà la tappa più importante del nostro viaggio».