Inalpi, con Cirio la prima pietra della nuova torre di sprayatura invernizzi: «Ne beneficerà l’intera moretta con l’indotto»
Un giorno che sarà ricordato: mercoledì è stata posata la prima pietra per la costruzione della seconda torre di sprayatura del latte all’Inalpi di Moretta. Un gesto simbolico accompagnato dalla presenza del governatore del Piemonte Alberto Cirio e che sancisce di fatto la nuova era dello stabilimento di Moretta: «Abbiamo voluto dare un simbolico avvio a questa nuova fase della storia di Inalpi - ha sottolineato il presidente Inalpi Ambrogio Invernizzi all’inaugurazione -, perché siamo certi che questo momento segni anche la partenza di una nuova stagione per il nostro territorio».
Di fronte allo stabilimento anche l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa, il direttore Paolo Balocco, i consiglieri Paolo Bongiovanni, Paolo Demarchi e Davide Nicco.
IL FUTURO DI MORETTA
«L'avvio di questo progetto, l'investimento messo in campo, costituiscono un importante volano anche per Moretta che, in contro tendenza rispetto alla regione, cresce in numero di abitanti e soprattutto potrà, di qui ai prossimi due-tre anni, vedere i positivi effetti creati dalla costruzione delle nuove infrastrutture Inalpi - osserva Invernizzi -. Le aziende coinvolte nella costruzione, il personale che risiederà a Moretta per il tempo necessario alla realizzazione, costituiscono un vero e proprio indotto del quale beneficerà l'economia locale con particolare riferimento al comparto commerciale che, grazie all'incremento del numero di persone presenti sul territorio, vedrà salire il livello dei consumi. Penso ad esempio a ristoranti, bar e negozi di ogni genere». «Ma il volano creato – aggiunge Invernizzi - si estenderà poi anche a numerose realtà artigiane per la fase di assemblamento finale, così come interesserà l'utilizzo e l'affitto di terreni e capannoni».
Puntualizza il sindaco Gianni Gatti: «La presenza del governatore e dell’assessore regionale a Moretta è un segno di attenzione su quest’industria e sul settore. Inalpi sta contribuendo a dare slancio al sistema paese e alla filiera di territorio. È una storia di lavoro e di tradizione, quella di Inalpi, iniziata grazie alle intuizioni di Egidio Invernizzi, recentemente scomparso. L’investimento conferma Moretta quale polo caseario, la presenza di istituzioni come Agenform non fanno che dare valore aggiunto alla filiera».
CONTROTENDENZA
In tempi di crisi Inalpi va in controtendenza, investe con un piano 2021-2025 da 148 milioni di euro per la costruzione di una nuova torre, di un moderno caseificio, per l’ampliamento del centro ricerche e sviluppo InLab Solutions e per portare a termine un percorso di sostenibilità iniziato da tempo.
Un pieno di investimenti che prevede di raddoppiare la produzione di polvere di latte e incrementare la forza lavoro morettese con 200 nuove assunzioni, numero che non tiene in considerazione il numero di posti di lavoro creati dall’indotto.
PARLA IL GOVERNATORE
«La priorità per il nostro territorio è di far lavorare l’industria e l’agricoltura insieme, esattamente ciò che sta facendo Inalpi - ha sottolineato il presidente Cirio durante la vista allo stabilimento -. La metà del latte piemontese verrà utilizzato all’interno di questa struttura, con un criterio che premia l’eccellenza dei nostri allevatori, ma anche la qualità del prodotto, il benessere ambientale e il benessere degli animali. Solo se tutte le parti di questo meccanismo vengono opportunamente valutate e valorizzate si può continuare a crescere. Quello che sta avvenendo a Moretta - ha concluso il governatore Cirio - ne è l’esempio ed è la parola d’ordine per gli investimenti di domani».