Lo conferma il fondatore del Gruppo VAuto, che oggi conta nove sedi e otto officine tra Piemonte e Valle d’Aosta Vandone: «Incentivi e voglia di mobilità: il mercato dell’auto è in grande slancio»

Lo conferma il fondatore del Gruppo VAuto, che oggi conta nove sedi e otto officine tra Piemonte e Valle d’Aosta Vandone: «Incentivi e voglia di mobilità: il mercato dell’auto è in grande slancio»
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Il mercato dell’auto dà buoni risultati, nonostante il momento, anche sulla buona spinta degli incentivi statali. Il cliente è sempre più informato, le piattaforme online sono strutturate per offrire servizi completi ma la visita in salone resta la prerogativa.

Lo conferma Stefano Vandone, fondatore del Gruppo VAuto nato nel 1992 e che oggi conta nove sedi e otto officine a Torino, Alessandria, Vercelli, Biella (Gaglianico), Novara (Cameri), Verbania, Aosta, con i marchi Honda, Subaru, Seat, Mitsubishi, Suzuki e l’ultimo acquisito Cupra, che dà ottimi risultati.

Vandone, come si è mosso il mercato dell’auto in questo contesto di pandemia?

«Possiamo ritenerci fortunati: a settembre 2020 a a febbraio 2021, grazie alla domanda per gli ecoincentivi, abbiamo realizzato i due record di vendita del gruppo: gli incentivi statali e le gamme proposte, in particolare gli ibridi Suzuki e Honda, Seat per plug-in e metano, ci hanno permesso di abbracciare un’ampia fascia di mercato. Ma ci vorranno anni per tornare ai livelli di immatricolazione pre-crisi (due milioni in Italia); anche gli operatori sono andati dimezzandosi nel corso degli ultimi dieci anni, i marchi sono rimasti pochi in Italia e i concessionari sono lo specchio delle scelte delle case madri».

L’azienda è fortemente legata al territorio, con dieci sedi sparse in Piemonte.

«La copertura del territorio arriva anche per una certa casualità, come avvenuto ad Alessandria: nel 2014 alcuni colleghi hanno lasciato spazio, ci siamo inseriti e ora siamo molto soddisfatti di una zona di cui non conoscevamo il mercato, prima di allora».

I servizi digitali funzionano bene, gli acquisti online sono il trend del momento. Il cliente segue questa tendenza anche nel settore auto o non rinuncia alla visita in salone?

«Difficilmente il cliente rinuncia alla visita di persona, perché ha bisogno di essere accompagnato. Organizziamo visite personalizzate in salone, che chiamiamo servizio di Business development customer, magari anticipate da videochiamate con il nostro staff in salone che mostra i vari modelli a chi non ha le idee chiare. Inoltre possiamo fare visite a domicilio se il cliente ha problemi di mobilità. Tendenzialmente, il cliente fa un primo screening online ma, a differenza di altre categorie merceologiche, è molto sensibile al servizio, alla velocità di contatto. Comprare un’auto in un salone a un centinaio di chilometri da casa non spaventa, purché il cliente capisca che l’azienda è seria e strutturata».

C’è reale interesse del cliente verso il settore dell’ibrido e dell’elettrico?

«Oggi il mercato si sta segmentando a seconda delle esigenze: per l’uso cittadino e chilometraggio limitato l’ibrido prende piede. In Piemonte c’è anche il bollo gratuito e le case stanno aumentando i tempi di garanzia. La titubanza iniziale del cliente è ormai superata. Ad esempio, Suzuki ha avuto, nella gamma ibrida, negli ultimi 12 mesi un anno record, e nel periodo gennaio-marzo 2021 è cresciuto del 67%: questo dimostra che la combinazione di incentivi statali alla rottamazione, fino al 10%, e le agevolazioni fiscali permette alla gente di avvicinarsi a questi modelli. La clientela si sta sempre più raffinando, le informazioni sono alla portata di tutti, anche attraverso i vari blog e forum online. Il settore auto ha fatto un incredibile salto, per qualità, offerte finanziarie e assicurative».

Cosa ne pensa della guida autonoma?

«Parlerei di sistemi Adas (Advanced Driver Assistance) di assistenza alla guida, divenuti molto raffinati e fondamentali per la sicurezza di guida, come il mantenimento della corsia e di carreggiata, l’angolo cieco laterale, l’aiuto di retromarcia con assistenza, il radar che avvisa della presenza del pedone. La guida autonoma di livello 2, che Honda ha presentato in America, dove avviene la guida automatica in autostrada, è un’evoluzione, ma non la principale necessità del cliente in questo momento».

La crisi economica causata dalla pandemia potrebbe far registrare un boom del mercato dell’usato?

«Ha già avuto il suo boom e il futuro low cost sarà proprio questo. Chi si specializza e darà occasioni avrà un ottimo mercato, perché le auto tenderanno a costare sempre di più, per la tecnologia di dotazione e le richieste di omologazione sempre più stringenti da parte della Comunità europea. In questo momento non c’è molto usato, perché viene rottamato e perché ci sono le esportazioni all’estero, dove la manodopera costa di meno e le emissioni sono considerate su altri parametri».

Ci saranno incentivi e bonus per tutto il 2021? Che anno prevede?

«I primi mesi del 2021 sono andati molto bene, anche se con un rallentamento nel mese di marzo. Prevedo una coda di incentivi ad aprile, che probabilmente saranno rifinanziati in futuro. Nei mesi estivi, se torneremo ad una normalità, avremo un grosso volume di vendita, perché la gente ha desiderio di mobilità. Anche se parte della clientela è rimasta terribilmente colpita dalla crisi economica conseguente il Covid».

Nel suo garage, qual è l’auto che ama di più?

Mi astengo (ride, ndr)! A dire la verità ho Honda nel cuore: ho iniziato con la sua vendita nel 1992 con tre auto al mese, ora ne vendo 400. Sono stupito però dal lavoro del gruppo Volkswagen per Cupra Formentor, un’auto venuta fuori “da nulla” in modo veloce, con plug-in turbodiesel... È vero che ho un background in Honda e apprezzo Subaru, ma Cupra mi affascina di più a livello di contenuti tecnologici».

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