Porchietto, impegno tra Roma e Torino

Porchietto, impegno tra Roma e Torino
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Claudia Porchietto, di Venaria, deputata per Forza Italia dal 2018, è uno dei nomi più ricorrenti nelle cronache politiche di questi giorni, a livello nazionale e locale. È stata infatti nominata vicepresidente del Gruppo Parlamentare di Forza Italia ed è già ipotizzata tra i possibili candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative di Torino.

L’Assemblea del Gruppo Parlamentare di Forza Italia l’ha recentemente designata tra i vicepresidenti del Gruppo, carica che Porchietto ha così commentato: «È un riconoscimento importante di cui sono molto contenta e per cui voglio ringraziare tutti i miei colleghi, il Capogruppo Roberto Occhiuto per la fiducia e tutto il partito. Lavorerò con determinazione per portare avanti le tante battaglie di Forza Italia in Parlamento. Abbiamo molto da fare».

Inoltre, Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia, l’ha indica come migliore candidata per le elezioni di Torino. «Torino – ha dichiarato Porchietto - rappresenta quest’anno una storica occasione di vittoria per il centrodestra, è importante che ogni azionista della coalizione metta sul tavolo le migliori energie a disposizione. Personalmente ho come unico interesse un cambio di amministrazione nella mia città. Se il tavolo nazionale riterrà la mia figura quella con cui giocare questa partita, sarò a disposizione del mio partito e di tutta la coalizione. L’unica priorità di tutti noi deve essere quella di battere sinistra e 5 Stelle». Sempre Tajani ha evidenziato che uno dei punti di forza nel curriculum di Claudia Porchietto è la sua provenienza dal mondo produttivo (ha lavorato nell’azienda di famiglia e attualmente gestisce come commercialista uno studio insieme al marito). Sulla ripartenza la deputata si è espressa anche sulla sua pagina Facebook, così: «Più coraggio su fisco e rottamazione cartelle. E subito un piano per la riapertura. Siamo in prima linea per cercare di migliorare il DL Sostegno, a partire dalla questione fiscale. Mettere troppi vincoli o paletti sarebbe un errore: noi proponiamo una rottamazione per tutte le cartelle fino al 2015, applicabile ad ogni destinatario dei risarcimenti previsto dal Decreto e con una soglia massima da portare a ventimila euro. Il nostro impegno deve essere su due fronti: organizzare quanto prima un piano di riaperture e assicurare di poter riprendere a lavorare senza pendenze del fisco e con risarcimenti il più consistenti possibile».

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