L’eco-museo della resistenza sarà inaugurato a giugno Rossana, nel ricordo del prof. Assom pronta la nuova sede del Codirosso
Con l’imminente 25 aprile, un'altra data importante si avvicina, quella dell’inaugurazione del nuovo Museo della Resistenza "il Codirosso" di Rossana.
La data è in via di definizione ma presumibilmente sarà in giugno, a poco più di un anno dalla scomparsa del professor Riccardo Assom, ideatore, animatore e assiduo appassionato, colui che diede vita al museo originario a Lemma, facendolo nascere venti anni fa dal nulla con fatica, rigore, abnegazione e uno sguardo sempre rivolto alle giovani generazioni.
Assom, già docente, fine pittore e autore di libri, è diventato, per gli ultimi due decenni della propria vita, una competente e appassionata guida per chiunque avesse la ventura di visitare le sale originariamente allestite in Borgata Grossa di frazione Lemma. Ma il vero concepimento della sua creatura museale parte da molto più lontano, da quando negli anni Ottanta cominciò a girare le vallate per conoscere i partigiani sopravvissuti e raccogliere interviste, documenti, scritti, reperti basilari per la ricostruzione rigorosa e fedele della guerra di Resistenza che chiunque può osservare durante la visita del museo.
Oggi, con il passaggio del testimone alla figlia Alessandra, conscia della propria responsabilità e determinata a trovare la giusta via per dare continuità alla passione paterna, tutto il materiale è stato recuperato, trasportato, catalogato e quasi completamente risistemato all'interno degli storici e ampi locali di Palazzo Garro, nuova sede più funzionale e accessibile gentilmente concessa dal Comune di Rossana.
I soci della neonata Associazione “Il Codirosso” stanno collaborando per rendere nuovamente fruibile il museo alla comunità, la quale potrà riprendere contatto con le divise, le armi, le immagini e i molti cimeli originali del museo, appartenuti per lo più alle formazioni ribelli (15ª e 181ª a Brigata Garibaldi in particolare) protagoniste della Resistenza in Valle Varaita fra il 1943 e il 1945.
Osserva la curatrice e referente Alessandra Assom: «L’emergenza sanitaria ha impedito di aprire la nuova sede nella data del 25 aprile. Tuttavia non dimentichiamo l’importante ricorrenza e per celebrare la Liberazione è stato allestito un suggestivo videoclip che potrà concettualmente avvicinare lo spettatore al contesto in cui si trova la sede dell’Ecomuseo. La festa di inaugurazione è solo rimandata di qualche settimana e questo ci permette di allestire, curare e rifinire ancor meglio le centinaia di documenti, immagini ed oggetti della collezione».
Il videoclip, realizzato dagli amici Stefano e Tamara, sarà visibile sulla pagina facebook e sul canale youtube dell’ecomuseo il Codirosso.