Il Consiglio dei ragazzi bussa alla porta di casa

Il Consiglio dei ragazzi bussa alla porta di casa
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Venerdì 16 aprile gli educatori che seguono il progetto del Consiglio Comunale dei Ragazzi si sono convertiti in corrieri: «Delivery Ccr Box».

L’iniziativa è nata circa un mese fa, all’indomani dell’ennesimo periodo di chiusura per Covid, che aveva nuovamente stoppato gli incontri in presenza del gruppo di consiglieri “super giovani”. Gli educatori si erano subito interrogati su come poter proseguire l’attività: ormai il gruppo era formato, si era lavorato su cooperazione e collaborazione, si era intrapreso un bel percorso. Buttarsi nel mondo delle piattaforme di meeting online pareva assurdo perché si sarebbero perse l’umanità e la relazione.

Ecco allora nascere l’idea di portare il CCR a domicilio.

Gli educatori, Manuela, Leonardo, Michela, coadiuvati dai tirocinanti del progetto Approssimazioni Carlo e Angelica, hanno, passo passo, ideato e realizzato la Ccr Box.

Una scatola contenente attività, suggerimenti, piccoli regali per i ragazzi, strutturate mediante una sorta di caccia al tesoro tra buste colorate. Ciascun consigliere avrà l’occasione, in questi giorni, di riflettere, in modo ludico (ma non per questo meno “serio”) sulle proprie abilità, qualità e interessi. E quali di questi vorrà portare al CCR quando si potrà tornare in presenza. Tra libri e film suggeriti, semi di fiori di cui prendersi cura, anche un regalo speciale: gli educatori hanno chiesto a 25 adulti, attori protagonisti della comunità saluzzese che si spendono in settori diversi, di scrivere una lettera indirizzata a un ragazzo o una ragazza.

Sono arrivati messaggi, auguri, dediche, racconti. In un momento in cui spesso i giovani si sono sentiti abbandonati e dimenticati, rinchiusi in casa, ricevere una lettera personale da un adulto sarà un gran regalo.

La Ccr Box non è un dono che rimarrà chiuso in casa. Presto si tornerà in presenza e ci sarà l’occasione di partire dal contenuto della scatola per proseguire il percorso intrapreso. Sicuramente il gruppo dei mini consiglieri troverà, insieme agli educatori, il modo di restituire alla città questa esperienza particolare.

Cura, emozione, collaborazione sono sicuramente le parole chiave di questo lavoro. Cura delle relazioni e di ogni singolo dettaglio della box. Emozione di rivedere i ragazzi. E infine l’importanza della collaborazione tra educatori. Itur, infatti, cooperativa che gestisce da luglio 2020 i servizi culturali (Musei e Biblioteca) ha attivato una preziosa partnership con gli educatori della coop Caracol, in particolar modo con coloro che si occupano dei progetti sugli adolescenti.

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