Un po’ di carne rossa, e campi cent’anni Proteine, minerali e vitamine essenziali a tutte le età

Nella categoria della carne rossa sono i bovini a primeggiare, come il vitello, il vitellone, il manzo, fino al mitologico bue grasso che trionfa nei carrelli del bollito. Rossa è anche la carne equina, e nella famiglia rientrano la carne ovina, la caprina e quella di suino. Infatti, se la carne di vitello, di agnello o di maiale risulta bianca, ha tutte le caratteristiche di una rossa.

Il grande pregio, parlando in termini nutrizionali, è la ricchezza di proteine ad alto valore biologico. Questo vuol dire che gli amminoacidi essenziali (elementi fondamentali per il nostro corpo, che però non può produrli e deve quindi assumerli dalla carne), sono presenti nelle giuste proporzioni.

La carne rossa è anche fonte di ferro, nella forma più assimilabile possibile da parte dell’organismo umano. Tra le altre caratteristiche importanti, figurano la presenza di minerali come il potassio, il sodio, il fosforo, lo zinco ed il selenio. Si evidenzia inoltre un’abbondanza di vitamine del gruppo B, in particolare la B6, che aiuta la creazione delle difese immunitarie, stimola le funzioni celebrali e previene l’invecchiamento.

Troviamo anche la B12, che ricopre un ruolo fondamentale nella produzione dei globuli rossi e, infine, la B3 ovvero la niacina. Questa vitamina favorisce la circolazione sanguigna, la digestione e altre funzioni dell’organismo, come l’espulsione delle tossine.

Sarà anche per questo che in questi mesi di pandemia gli italiani hanno speso di più rispetto al passato, aumentando al contempo il consumo di alcuni prodotti, carni rosse in primis.

Quando si parla di carni rosse, è sempre importante saper scegliere la provenienza e i tagli giusti per il tipo di preparazione che si intende realizzare. Di qui l’utilità di controllare le etichette: per ogni pezzo di carne in vendita è possibile sapere da dove arriva, e dove è stato allevato e macellato il bovino.